Caos sanità marsica: “Asl e Regione chiedano scusa per disagi e disservizi, inaccettabile leggere di ore in fila per prenotare una visita"
11 Ottobre 2023 - 19:12:20
Regione Abruzzo continua a svincolarsi dalle critiche per concentrare i
propri sforzi su varie passerelle preelettorali: a otto mesi
dall’attacco hacker che ha destabilizzato la Asl1 è inaccettabile dover
leggere di file chilometriche ai Cup, di disservizi per il ritiro di
referti, di prenotazioni che finiscono a distanza di un anno e di
computer che non hanno più i dati storici degli utenti. Il Direttore
generale della Asl, Ferdinando Romano, il Presidente di Regione Abruzzo,
Marco Marsilio, l’Assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì,
dovrebbero immediatamente scusarsi con tutti i cittadini della provincia
dell’Aquila, prima illusi con promesse di interventi tempestivi e
risolutori e poi, invece, abbandonati ai loro destini tra i molteplici
disagi di cui ogni giorno leggiamo”, ad affermarlo è Giorgio Fedele,
Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.
“Una gestione indiscutibilmente fallimentare della sanità regionale,
facente acqua da tutte le parti e continuamente oggetto di propaganda
per gli interessi della maggioranza di centrodestra. Sulla questione
hackeraggio hanno fatto calare il silenzio assoluto relegando la
questione in secondo piano, evidentemente interessati a dimenticarla in
fretta. Ma la loro incapacità sta costando cara agli abruzzesi,
soprattutto a coloro i quali si rivolgono alla Asl1. Mi chiedo con quale
coraggio possano trovare giustificazioni per più di 250 persone in fila
per una prenotazione o le ore di attesa al telefono per ottenere una
visita. Marsilio, Verì e Romano sono in prima fila davanti alle
telecamere e ai fotografi quando devono inaugurare qualcosa ma sono i
primi a scappare di fronte alle critiche che vengono loro mosse, il più
delle volte senza neanche rispondere nel merito. Ma adesso basta:
chiariscano immediatamente quali sono le difficoltà della Asl e quali
sono i problemi che continuano ad esserci. Io, personalmente,
analogamente a quanto fatto in passato, porterò la questione in
Consiglio regionale. Sarebbe peraltro necessario che vengano a spiegare
come mai questi problemi si sono incancreniti soprattutto nella
Marsica”, conclude.