13 Ottobre 2023 - 16:20:08
di Martina Colabianchi
“Non va bene che la stabilizzazione dei precari della ASL1 proceda a singhiozzo, con incertezze e ritardi, senza eguali garanzie per tutti, generando una confusione e una discriminazione non degne di una istituzione la cui missione è operare per il diritto alla salute dei cittadini e per il diritto al lavoro dei suoi dipendenti“.
Così il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, in una nota, commenta le mosse della Asl 1 nella direzione di una stabilizzazione del personale precario, tema su cui i sindacati hanno insistito a lungo in questi mesi.
Pietrucci bolla come “fuori luogo” l’enfasi e le rassicurazioni della Direzione Generale dell’Azienda, riconoscendo comunque l’impegno nella riorganizzazione delle attività e nell’efficientamento delle risorse umane da parte del dottor Grimaldi, “garanzia di professionalità e capacità organizzativa” che ringrazia per il suo lavoro.
“Ma il problema non si risolve completamente se non vengono considerate e re-internalizzate le altre competenze che da troppo tempo operano in condizioni di incertezza e precarietà – spiega Pietrucci. Parlo del personale amministrativo e dei dipendenti della RSA di Montereale che lavorano in somministrazione o con cooperative in convenzione con la ASL per assistere gli anziani o i pazienti con problemi di salute mentale“.
“L’intera questione – che riguarda TUTTI i lavoratori e le lavoratrici precarie – è stata più volte sollevata, fino ad arrivare all’attenzione della Conferenza dei Capigruppo in Consiglio regionale – continua il consigliere Pd. Purtroppo, però, gli impegni presi in quella sede sono stati disattesi e, ad oggi, ancora non viene convocato l’auspicato incontro tra il management della ASL1 e le organizzazioni sindacali“.
“Se il Direttore Romano non vuole farlo, sia l’Assessore regionale Verì ad assumersi questo compito: promuova il confronto necessario per definire modalità, scadenze, procedure e tempi amministrativi in modo da rispettare i diritti degli operatori sanitari e promuovere un rafforzamento della pianta organica e dei servizi sanitari per l’ospedale e la medicina territoriale“.
“Per noi la salute dei cittadini resta l’obiettivo più importante di tutti“, conclude.