16 Ottobre 2023 - 14:54:37
di Marco Giancarli
-“La nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza approvata nei giorni scorsi incarna il grande senso di responsabilità del governo Meloni, segna la discontinuità coi libri dei sogni a cui ci aveva abituato la sinistra che hanno finito per lasciare i conti dello Stato in brache di tela, perché ogni volta che ci sono le parole ‘gratuito’ o ‘gratuitamente’ in un testo relativo al Def, c’è qualcosa che non va e c’è molto spesso un qualcosa di negativo per chi subisce queste decisioni”.
Lo affermano i parlamentari abruzzesi di Fratelli d’Italia Etelwardo Sigismondi, Guido Liris e Guerino Testa che domenica prossima, 22 ottobre all’Auditorium del Parco all’Aquila, insieme al sottosegretario alle Imprese e al made in Italy Fausta Bergamotto, tracceranno il bilancio del primo anno di legislatura, in cui non mancherà un punto di vista abruzzese e nel quale è previsto l’intervento in videocollegamento del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“In un documento economico-finanziario non ci può essere la parola ‘gratuità’, che invece è comparsa nei testi dei precedenti governi, quando la sinistra ha convinto l’Italia che si potesse ricostruire l’intero patrimonio edilizio in maniera gratuita. Ebbene, ci sono 80 miliardi da restituire in quattro anni, un debito da onorare, senza il quale il nostro deficit sarebbe sceso di un punto l’anno”, rilevano i tre parlamentari.
“Questo non lo dice il governo, ma un colosso della finanza mondiale tanto amato dalla sinistra come Goldman Sachs. La sinistra ha lasciato la nave Italia nella tempesta perfetta tra guerre e politiche discutibili della Bce. Siamo intervenuti con un imponente taglio al cuneo fiscale, con un deciso sostegno alla natalità, con il rinnovo dei contratti del pubblico impiego”, aggiungono Sigismondi, Liris e Testa dando appuntamento a domenica per l’iniziativa “L’Italia vincente. Un anno di risultati”, organizzata dai Gruppi parlamentari di Camera e Senato di Fratelli d’Italia per raccontare l’attività del Governo Meloni.
La data scelta, quella di domenica 22 ottobre, coincide esattamente con il giuramento, nel 2022, dell’esecutivo.