Vivarelli -Cassiera aggredita nello Spazio Conad de L’Aquilone

16 Ottobre 2023 - 12:01:48

“Visto che allo Spazio Conad del centro commerciale l’Aquilone
dell’Aquila le iscritte alla nostra sigla sindacale continuano a subire
vessazioni e addirittura pesanti aggressioni verbali da parte della
direzione, sono pronto ad incatenarmi davanti al tribunale”.

Lo afferma in un comunicato Marcello Vivarelli, segretario provinciale
Fesica-Confsal di L’Aquila e Teramo, che torna a parlare “della
terribile condizione in cui sono costrette a lavorare allo Spazio Conad
dell’Aquilone le nostre iscritte”.

“Quella con il punto vendita Spazio Conad del direttore Canu – spiega
Vivarelli – è una situazione di una gravità inaudita che si trascina
ormai da anni. Le iscritte a Fesica vivono nel terrore, non essendo
iscritte ad una sigla sindacale con cui la direzione evidentemente va a
braccetto. Siamo arrivati alle pesanti aggressioni verbali, senza uno
straccio di motivazione che sia minimamente plausibile, nei confronti di
una delle lavoratrici che stanno con Fesica che è finita in Pronto
Soccorso per quello che è a tutti gli effetti un infortunio sul lavoro.
Causato dall’atteggiamento di odio nei confronti di chi vuole
semplicemente il rispetto delle regole in un luogo di lavoro e non vuole
vivere con lo spettro del licenziamento se non si piega a certe
‘regole'”.

“Da anni questa sigla sindacale cerca di colloquiare con la direzione –
continua l’esponente Fesica-Confsal – e da anni non ci riesce. Forse
perché, a differenza di altri, non resta in silenzio di fronte ad una
gestione assurda del punto vendita, con pesanti e negative ricadute
sulle lavoratrici considerate ‘figlie di un Dio minore’. La gestione di
quel punto vendita – gestione di cui fanno parte ridicole lettere di
richiamo per futili motivi – è semplicemente scandalosa, tanto da aver
costretto il nostro sindacato a percorrere recentemente la via del
giudice del lavoro. E che saremo costretti a percorrere di nuovo, poiché
le condizioni delle lavoratrici nostre iscritte non fanno altro che
peggiorare. Evidentemente per il direttore Canu non è un problema
tornare in tribunale”.

“Tutto questo è poi ulteriormente aggravato dal fatto che le altre sigle
sindacali presenti – continua il segretario provinciale di
Fesica-Confsal L’Aquila e Teramo – possono letteralmente dormire sonni
tranquilli e fregarsene se in un ambiente di lavoro c’è chi viene
trattato malissimo e senza alcun motivo – tra l’altro in un contesto in
cui c’è da capire se vengono rispettate tutte le regole, penso alla
gestione delle telecamere – perché si tratta di iscritte ad una sigla
sindacale forse considerata ‘sfigata’ e quindi ricattabile e aggredibile
non soltanto dalla direzione, ma pure da chi è iscritto con una sigla
diversa”.

“Sono quindi pronto ad incatenarmi davanti al tribunale dell’Aquila –
conclude Vivarelli – dove c’è chi rimetterà piede a breve. Perché
probabilmente è l’unico ‘linguaggio’ che conosce. Peccato che dalle
parti della direzione generale di Monsampolo del Tronto questa
situazione vada benissimo”.