19 Ottobre 2023 - 11:50:32
di Tommaso Cotellessa
Tutto pronto per il concerto di inaugurazione della 49a stagione dei concerti dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese all’Aquila, in programma sabato 21 ottobre alle 18, al Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”. L’Orchestra sarà diretta dall’aquilano Jacopo Sipari Di Pescasseroli per la prima volta sul podio dell’ISA dopo la nomina a direttore musicale dell’ente.
Il programma scelto per l’occasione dal Direttore Artistico dell’ISA, Ettore Pellegrino, è dunque quello delle grandi occasioni con due delle più celebri pagine del repertorio sinfonico di tutti i tempi: la Sinfonia n. 9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo” op. 95 di Antonin Dvořák e il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaminov con la parte solista affidata ad una star internazionale: Giuseppe Albanese, uno dei più celebri pianisti della sua generazione, già vincitore del prestigioso Premio Venezia, nel 1997, Premio speciale per la miglior esecuzione dell’opera contemporanea al “Busoni” di Bolzano e “Vendome Prize”. Invitato per recital e concerti con orchestra dalle più autorevoli ribalte internazionali, incide per Deutsche Grammophon, la più autorevole casa discografica nel campo della musica classica.
Dice Jacopo Sipari Di Pescasseroli: “Sono profondamente onorato di dirigere l’inaugurazione dell’ISA con questo magnifico programma. Rach 2 è il mio concerto per pianoforte preferito e tornare a dirigerlo con Giuseppe Albanese, a cui mi lega un’amicizia fraterna di lunga data, amplifica la mia gioia. Inutile dire che il Concerto “Dal nuovo mondo” di Dvořák completa un programma che fa dell’emozione il suo grande leitmotiv. Questo concerto ha poi un sapore particolare perché lo dirigo da direttore musicale di un’orchestra a cui mi legano sentimenti fortissimi e con cui mi sento davvero a casa. Sono davvero tanto felice”.
Un programma, dunque, capace di emozionare, con due pagine iconiche del sinfonismo, entrambe amatissime fin dalla prima esecuzione. Celebre per la bellezza del suo tema, l’imponenza dei ritmi e l’incredibile varietà di colori che la caratterizzano dall’inizio alla fine, la Sinfonia n. 9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo” op. 95, è l’ultima e più famosa sinfonia del compositore boemo, composta durante il suo soggiorno a New York verso la fine dell’800 e arrivata fino sulla Luna nel 1969 con la missione Apollo 11 quando Neil Armstrong la portò con sé. Un successo costante, quello di questa sinfonia che accoglie suggestioni musicali e culturali proprie del “nuovo mondo” e richiama la freschezza dai canti neri e delle melodie degli indiani d’America filtrati e sviluppati con una sensibilità tutta europea e resi attraverso una felicissima orchestrazione evocando anche sentimento di nostalgia per la propria terra lontana.
Una sorte molto felice fin dalla prima esecuzione, avvenuta a Mosca nell’Ottobre del 1901 con il compositore stesso come solista, anche per il Concerto n. 2 in do minore per pianoforte e orchestra di Rachmaninov a cui l’ISA rende così omaggio a 150 anni dalla nascita e a 80 dalla morte. Prima opera matura del musicista russo, è per lui l’opera con cui si riabilita dopo una profondissima crisi compositiva e personale durata un paio di anni. Amato per la sua profonda espressività, per l’impegno evidente che richiede al pianista senza ridursi mai a puro virtuosismo, è fra le pagine classiche più utilizzate nel cinema.