21 Ottobre 2023 - 09:36:15
di Martina Colabianchi
Arriva “Parentesi“: la rassegna di letteratura scientifica promossa dal GSSI in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila, con l’obiettivo di creare una cornice dove poter raccontare la scienza, la ricerca, e i tanti temi che ruotano attorno.
La scienza da una parte, quindi, e i libri dall’altra: binomio per eccellenza, perché proprio le pagine di carta sono i principali semi della cultura e perché ancora oggi il sapere è spesso assorbito con la lettura.
Il format è semplice: un dialogo con voci autorevoli della divulgazione scientifica, che presenteranno le loro opere a partire dalle domande dei docenti del GSSI e dell’Università dell’Aquila. Incontri che prendono sempre spunto da curiosità, interrogativi e anche da passioni personali degli staff accademici dei due Istituti.
“La lettura è un elemento costante nell’attività di ricerca, eppure non è solo un mezzo per lavorare, ma si traduce quasi sempre per un amore per i libri e per la divulgazione – spiega Carmelo Evoli, professore di Fisica al GSSI e tra gli ideatori dell’iniziativa – proprio per questo, insieme agli altri colleghi, abbiamo immaginato di invitare in città autori e autrici di libri ai quali siamo in qualche modo legati e poter condividere la loro forza e la loro bellezza con la cittadinanza“.
“Parentesi”, che ha preso il via con una puntata zero il 29 settembre in occasione di Sharper con la presenza del giornalista e fisico Enrico Pedemonte e il suo libro Paura della scienza (Treccani) in dialogo con il professore del GSSI Fernando Ferroni, si snoderà tra la fine del 2023 e i primi mesi del 2024 con altri appuntamenti.
Il 26 ottobre con inizio alle 18.30, nella Libreria Colacchi (corso Vittorio Emanuele 5), sarà la volta di Federico Laudisa e del suo libro Dalla fisica alla filosofia naturale. Niels Bohr e la cultura scientifica del Novecento, edito per Bollati Boringhieri. Laudisa, professore di Logica e Filosofia della scienza presso l’Università di Trento, dialogherà con la ricercatrice del GSSI dell’area di Matematica Serena Cenatiempo. Nelle prossime settimane saranno in città Claudia Bordese e il suo libro Sesso Selvaggio, insieme a Fernando Ferroni (16 novembre); ed Eroica, folle e visionaria di Silvia Bencivelli insieme a Simone Gozzano, professore di Logica e filosofia della scienza all’Università dell’Aquila (14 dicembre). Nel 2024 sono invece attesi, tra gli altri, gli autori Giorgio Ausiello, Telmo Pievani, Dario Bressanini e Alessandro De Angelis.
Dalla fisica alla filosofia naturale. Niels Bohr e la cultura scientifica del Novecento (Bollati Boringhieri)
Per decenni la meccanica quantistica ha visto in Niels Bohr il proprio nume tutelare. E anche se oggi si tende a ridimensionare il suo ruolo nello sviluppo della teoria atomica (a favore dei contributi di Heisenberg e Born, di Dirac e di von Neumann), il ruolo di Bohr nella cultura filosofico-scientifica del Novecento rimane cruciale. Il fisico danese è infatti stato tra i primi a cogliere l’importanza di una ricerca collettiva, favorita da strutture adeguate e da un clima di apertura intellettuale e umana: luoghi di fermento creativo e amore per la libera discussione che avrebbero unito i migliori intelletti del continente europeo, e non solo. Ma Bohr rimane una figura centrale della cultura novecentesca anche per la sua strenua dedizione nell’interrogazione filosofica della fisica: volta a estrarre dalle acquisizioni scientifiche una lezione più generale per la conoscenza umana. Con scrittura chiara e felice Federico Laudisa ci racconta questa figura sfaccettata e profonda e, al tempo stesso, ci apre le porte dell’avventura quantistica: il principio di indeterminazione, il «problema della misura», gli ambiti di applicabilità della meccanica quantistica, e – più in generale –la conoscibilità dell’universo fisico. Fino al principio di complementarità, concetto centrale della cosiddetta «interpretazione di Copenaghen», che – spiega bene l’autore – è più controversa di quanto la vulgata non tenda a pensare. Nella trama delle sue relazioni con gli altri protagonisti della fisica (da Albert Einstein a Werner Heisenberg) e della filosofia (il neokantismo di Ernst Cassirer, il falsificazionismo di Karl Popper), Laudisa scorge in Bohr un caso esemplare di come, partendo da una teoria fisica, si possano sollevare questioni di portata epistemologica generale. Sullo sfondo degli intensi dibattiti innescati dagli sviluppi vorticosi della fisica novecentesca, la figura di Bohr si colloca in quel raro «spazio logico» in cui storia intellettuale, storia della scienza e filosofia della scienza si intersecano, dando vita a nuove, sorprendenti immagini del mondo.