23 Ottobre 2023 - 17:48:51
di Martina Colabianchi
“La ricostruzione del Ponte Belvedere era e rimane una priorità di questa città perché significa restituire all’Aquila un’arteria strategica di collegamento. Oggi tuttavia c’è poco da esultare quando l’inizio della ricostruzione era stata annunciata nel 2021 e si è a due anni di ritardo“.
È molto critico il consigliere Paolo Romano, L’Aquila Nuova, sulla ricostruzione del Ponte Belvedere la cui prima pietra è stata posata stamattina alla presenza delle autorità comunali. Molte sarebbero le questioni, infatti, rimaste aperte e su cui il consigliere sceglie di non arretrare.
“Tornando ai numeri – afferma – bisogna rammentare che l’offerta di gara con ribasso temporale – di demolizione e ricostruzione – era prevista in 200 giorni: termine che non coincide con le notizie di stampa diffuse oggi“.
“In proposito ho depositato in Consiglio Comunale un’interrogazione dettagliata che guarda caso ancora non va in discussione, ma che contiene domande a cui l’amministrazione non può più esimersi di rispondere“.
Gli interrogativi poti sono i seguenti:
“Sui due progetti esecutivi:
Perché si è voluto procedere e quindi autorizzare due progetti esecutivi separati uno per la demolizione e uno per la ricostruzione che ha comportato tempistiche di esecuzione diverse tra loro.
Sui costi lievitati della ricostruzione del ponte rispetto all’offerta di gara:
per quale motivo il precedente quadro economico consegnato dalla Belvedere Scarl in data 01.07.2022 recava la cifra di euro 8 mln, aprendo di fatto la gara alla procedura europea e cosa, dopo la nostra conferenza stampa di denuncia, è stato rivisto e tagliato per arrivare alla cifra di euro 5.1 mln che tuttavia sono il 20% in più rispetto all’offerta di gara.
Sul RUP:
Per quale motivo le dimissioni del RUP vengono protocollate solo due mesi dopo che sono state inviate dall’ing. Mario Di Gregorio;
Per quale motivo a seguito delle dimissioni presentate dall’ing. Di Gregorio a ottobre 2022 solo nell’aprile 2023 è arrivata la conferma dell’incarico di RUP da parte del dirigente del settore competente;
Per quale motivo è stato ulteriormente necessario procedere nella delibera di Giunta n. 312 del 06.07.2023 a dover rimarcare nuovamente che il RUP è l’ing. Mario Di Gregorio e il perché è stato fatto con delibera piuttosto che con determina dirigenziale;
Per quale motivo dopo qualche giorno dalla delibera di Giunta n. 312 del 06.07.2023 il Rup Mario Di Gregorio è stato sostituito con l’architetto Vincenzo Tarquini.
Sul progetto esecutivo in variante al progetto definitivo:
Se sono state calcolate le penali per i ritardi della consegna della progettazione esecutiva e a quanto ammonterebbero;
Chi ha inviato il progetto esecutivo alla Bureau Veritas, perché non è stato inviato dal Rup ing. Mario Di Gregorio e perché è stato inviato senza la preventiva/necessaria autorizzazione al progetto in variante del RUP;
Per quale motivo l’ingegnere Di Gregorio non ha autorizzato il progetto in variante;
Se gli interventi in variante sono strettamente necessari e indispensabili per la ricostruzione del ponte.
Sul RAPPORTO FINALE DELLA BUREAU VERITAS SUL PONTE BELVEDERE:
Come si spiegano i due rilievi pervenuti dalla Bureau Veritas e quali conseguenze comportano.
Sui maggiori costi:
Se corrispondono al vero le voci di un ulteriore perizia di varante nel corso dei lavori di ricostruzione con ulteriore aumento dei costi di ricostruzione”.
“Forse – conclude Romano – dopo tanti annunci e altrettante marce indietro, un po’ di umiltà se non addirittura le scuse alla città sarebbero state un gesto gradito. Il segno della rinascita sarà reale e non soltanto una mattonella appiccicata in giro per la città, quando si smetterà di trattare i propri cittadini come creduloni“.