M5S: screening del tumore mammario, il centrodestra non tutela la legge regionale. Taglieri: “Grazie a un nostro emendamento garantito il diritto alla prevenzione per i soggetti più a rischio"

23 Ottobre 2023 - 16:57:25

“Ogni anno 1 donna su 9 scopre di avere il carcinoma mammario. Con
questa consapevolezza abbiamo lottato in ogni modo per difendere la
legge sullo screening per la diagnosi precoce che va a colmare una grave
carenza di Regione Abruzzo sul tema. Il centrodestra di Marsilio però
non aveva intenzione di difendere il testo davanti alle obiezioni del
Ministero, ma per fortuna come M5S non ci siamo arresi e nella scorsa
seduta di Consiglio regionale abbiamo scritto e fatto approvare un
emendamento che supera le criticità rilevate e garantisce a tutti i
cittadini il diritto alla prevenzione” ad affermarlo è il Capogruppo del
M5S Francesco Taglieri, primo firmatario della norma in questione e
dell’emendamento correttivo. “Regione Abruzzo – spiega nel dettaglio –
nel 2021 ha recepito, con il Piano Regionale per la Prevenzione 2021-25,
le indicazioni contenute nel Piano Nazionale 2022-25. Tra gli obiettivi
più significativi del Piano si trova quello dei programmi di screening
per donne ad alto rischio di sviluppare il cancro della mammella per
mutazioni genetiche. In Abruzzo però questo programma non è mai stato
attuato, tanto da spingerci a depositare una proposta di legge, e
lottare a lungo per la sua approvazione, che finalmente è arrivata lo
scorso maggio. Quindi grazie al nostro intervento la legge c’è, ma
l’articolo che disponeva la gratuità dei test specifici al fine di
identificare le mutazioni nei geni BRCA1 o BRCA2 è stato impugnato dal
governo che contesta a Regione Abruzzo di essere una regione indebitata,
e di aver già messo a disposizione dell’Ente 370mila euro di fondi che
non sono stati spesi per attuare i programmi di prevenzione.
Parliamo di un esame fondamentale soprattutto nei soggetti in cui è
presente la mutazione di quei geni che hanno una probabilità molto alta,
in alcuni casi fino all’80%, di sviluppare un tumore.
Diagnosi precoce – incalza Taglieri – significa scoprire un tumore
quando è all’esordio, con meno conseguenze per il singolo paziente e
molte meno spese per il Sistema Sanitario collettivo.

Per questo è importante che le persone “predisposte” possano eseguire il
test gratuitamente, ed è solo grazie al nostro emendamento che questo è
possibile senza che la legge venga depotenziata. Infatti, la giunta
regionale voleva semplicemente sopprimere l’articolo contestato
indebolendo la norma e rendendola meno utile alla collettività. Ma non
ci siamo arresi, e abbiamo continuato a lottare affinché siano
utilizzate le risorse esistenti e già messe a disposizione dal Piano
Nazionale.
Questa vicenda – conclude Taglieri – mette ancora una volta in luce come
il centrodestra sia più interessato all’approvazione veloce delle leggi,
probabilmente al fine di segnare una tacca sul “fatto”, senza pensare
alla loro attuazione e a come rendere davvero utili per gli abruzzesi le
norme. Avremmo potuto giocare al loro gioco portando a casa il risultato
dell’approvazione, ma avremmo saputo che la legge sarebbe stata meno
efficace non consentendo ai pazienti più a rischio di eseguire
gratuitamente esami fondamentali per la diagnosi precoce. Siamo e
saremo sempre diversi da loro: non ci interessa il gioco della
propaganda, ci interessa risolvere realmente i problemi degli
abruzzesi”.