De Blasis: grido d’allarme sulle scuole di specializzazione in Abruzzo

26 Ottobre 2023 - 12:08:06

“I giovani medici italiani stanno fuggendo dalle scuole di
specializzazione mediche. C’è il serio rischio che alcune delle figure
che hanno tenuto in piedi il Paese durante la pandemia, come i medici
dei reparti di emergenza-urgenza, gli anestesisti e gli specialisti che
lavorano negli ambiti della rianimazione, della chirurgia o della
terapia del dolore non si formino più in Italia.” Questo è il grido
d’allarme che lancia l’On. Elisabetta De Blasis, europarlamentare medico
cardiologo con 20 anni di attività nel servizio sanitario nazionale nel
settore dell’emergenza cardiologica e della cardiologia pediatrica, in
merito ai recenti dati sulle iscrizioni alle specializzazioni mediche.

“I giovani che si stanno affacciando al mondo delle discipline
specialistiche ospedaliere sentono tutto il peso di una situazione
creatasi nel corso dei decenni precedenti, caratterizzata dai tagli ai
finanziamenti ed i blocchi del turn-over perpetrati dai governi di
sinistra, e che vede ritmi di lavoro insostenibili, esposizione a
denunce, burnout da stress e una continua e diffusa violenza contro gli
operatori sanitari. Problematiche che leggiamo purtroppo tutti i giorni
nelle cronache. Inoltre, a sfavorire le scuole di specializzazione in
tutta Italia e con esse anche quelle dell’Aquila e di Chieti è, ad
esempio, la normativa prevista dal cosiddetto “decreto Calabria”. Una
normativa che seppure abbia anche degli aspetti positivi, come la
possibilità per i giovani medici di accedere ai concorsi già dal terzo
anno di specializzazione, sta svuotando le scuole, inserendo giovani
medici che sono ancora in formazione a lavorare nelle corsie, in molti
casi in maniera impropria ed improvvida, come veri e propri sostituti
dei colleghi specialisti di branca. Tale situazione, inoltre, sfavorisce
le sedi delle scuole che insistono in regioni dove la suddetta cronica
mancanza di finanziamenti, voluta dai governi precedenti, non consente
di offrire agli specializzandi assunzioni immediate negli ospedali di
riferimento.”

“La soluzione non sarà facile da trovare,” conclude l’On. De Blasis. “Ma
spero che possa essere presa in considerazione la richiesta degli
specializzandi di prorogare la presa di servizio al 1° dicembre in modo
che possano scorrere le graduatorie e che il Governo, che ha già
impresso un forte cambio di rotta agli investimenti in sanità (dopo
decenni di tagli), riesca a destinare ulteriori risorse all’assunzione
di medici migliorando in tal modo la quantità (leggi riduzione liste
d’attesa) e qualità (leggi riduzione dell’errore sanitario) dei servizi
offerti.”