Affido minori, Falivene: "Il tavolo regionale lavora per un programma di tutela"
27 Ottobre 2023 - 16:56:51
Pescara – Ieri, 26 ottobre, nella sede del Consiglio regionale a
Pescara, si è riunito, su convocazione della garante dell’Infanzia e
dell’Adolescenza della Regione Abruzzo Maria Concetta Falivene, il
Tavolo per l’affido familiare e tutela dei minori stranieri non
accompagnati (Msna). “Riusciremo con i nostri interventi ad attuare
l’affido familiare ad integrare il tessuto normativo per attuare la vera
accoglienza e tutela dei Msna – ha spiegato il presidente
dell’Associazione Condividiamo, Francesco Ferrucci – Facendo seguito
all’incontro dello scorso 20 luglio scorso si sono esaminate tutte le
criticità emerse e analizzate i dati relativi a tutti i minori ospiti
nelle strutture residenziali. Nell’ottica di tutelare il più possibile i
bambini e ragazzi si sono valutate le varie proposte per rendere il più
chiaro, fluido, semplice ed efficace possibile il ruolo di tutte le
figure coinvolte nei vari procedimenti amministrativi e non. Si ravvisa
la necessità di operare sul lato normativo per semplificare le procedure
di affidamento e di abbinamento, prevedere anche in Abruzzo
l’istituzione dei centri di prima e seconda accoglienza e la formazione
di un tavolo dei tutori per favorire la rete di informazione e
competenza necessaria per quest’importante compito sociale”. La
professoressa Cinzia Turli ha evidenziato come sia “necessario creare un
network disciplinare come dispositivo prima di indagine preventiva e poi
di supporto ri-educativo per affrontare le nuove fragilità educative
minorili”. Il Giudice del Tribunale ecclesiastico, Andrea Menna ha
spiegato: “È stata una giornata molto proficua che ha permesso di
esaminare le numerose lacune e criticità presenti nel nostro ordinamento
e che impediscono la piena realizzazione del supremo interesse del
minore che deve essere sempre considerato il principio guida in tutti i
casi riguardanti bambini e ragazzi. Dopo una lunga discussione con i
componenti del tavolo per l’affido familiare sono state prospettate
diverse soluzioni, comprese urgenti modifiche al dettato normativo, che
serviranno ad offrire una pronta e concreta tutela ai fanciulli che si
trovano in uno stato di sofferenza e di disagio e ai quali è nostro
dovere dare risposte chiare e concrete”. L’avvocato Amelide Francia ha
aggiunto: “Un importante tavolo tecnico-scientifico per individuare
strumenti e percorsi legislativi finalizzati alla tutela dei minori in
situazioni di vulnerabilità, con particolare riguardo all’interesse
superiore del minore, e ad evitare casi di privazione del ruolo
genitoriale”. Il professor Roberto Veraldi – presidente del Corso di
Laurea in servizio sociale Università d’Annunzio – e l’avvocato Monia
Scalera, commissario per l’adozione internazionale, hanno evidenziato
come “le collaborazioni istituzionali a tutti i livelli diventano
indispensabili per la realizzazione di obiettivi così importanti e
pregnanti per il bene e la tutela dei fragili”. “Grazie al data base sui
minori ospiti nelle strutture residenziali e ai minori in affido
familiare si potrà attuare un programma concreto di tutela” ha concluso
Maria Concetta Falivene.
Pescara, si è riunito, su convocazione della garante dell’Infanzia e
dell’Adolescenza della Regione Abruzzo Maria Concetta Falivene, il
Tavolo per l’affido familiare e tutela dei minori stranieri non
accompagnati (Msna). “Riusciremo con i nostri interventi ad attuare
l’affido familiare ad integrare il tessuto normativo per attuare la vera
accoglienza e tutela dei Msna – ha spiegato il presidente
dell’Associazione Condividiamo, Francesco Ferrucci – Facendo seguito
all’incontro dello scorso 20 luglio scorso si sono esaminate tutte le
criticità emerse e analizzate i dati relativi a tutti i minori ospiti
nelle strutture residenziali. Nell’ottica di tutelare il più possibile i
bambini e ragazzi si sono valutate le varie proposte per rendere il più
chiaro, fluido, semplice ed efficace possibile il ruolo di tutte le
figure coinvolte nei vari procedimenti amministrativi e non. Si ravvisa
la necessità di operare sul lato normativo per semplificare le procedure
di affidamento e di abbinamento, prevedere anche in Abruzzo
l’istituzione dei centri di prima e seconda accoglienza e la formazione
di un tavolo dei tutori per favorire la rete di informazione e
competenza necessaria per quest’importante compito sociale”. La
professoressa Cinzia Turli ha evidenziato come sia “necessario creare un
network disciplinare come dispositivo prima di indagine preventiva e poi
di supporto ri-educativo per affrontare le nuove fragilità educative
minorili”. Il Giudice del Tribunale ecclesiastico, Andrea Menna ha
spiegato: “È stata una giornata molto proficua che ha permesso di
esaminare le numerose lacune e criticità presenti nel nostro ordinamento
e che impediscono la piena realizzazione del supremo interesse del
minore che deve essere sempre considerato il principio guida in tutti i
casi riguardanti bambini e ragazzi. Dopo una lunga discussione con i
componenti del tavolo per l’affido familiare sono state prospettate
diverse soluzioni, comprese urgenti modifiche al dettato normativo, che
serviranno ad offrire una pronta e concreta tutela ai fanciulli che si
trovano in uno stato di sofferenza e di disagio e ai quali è nostro
dovere dare risposte chiare e concrete”. L’avvocato Amelide Francia ha
aggiunto: “Un importante tavolo tecnico-scientifico per individuare
strumenti e percorsi legislativi finalizzati alla tutela dei minori in
situazioni di vulnerabilità, con particolare riguardo all’interesse
superiore del minore, e ad evitare casi di privazione del ruolo
genitoriale”. Il professor Roberto Veraldi – presidente del Corso di
Laurea in servizio sociale Università d’Annunzio – e l’avvocato Monia
Scalera, commissario per l’adozione internazionale, hanno evidenziato
come “le collaborazioni istituzionali a tutti i livelli diventano
indispensabili per la realizzazione di obiettivi così importanti e
pregnanti per il bene e la tutela dei fragili”. “Grazie al data base sui
minori ospiti nelle strutture residenziali e ai minori in affido
familiare si potrà attuare un programma concreto di tutela” ha concluso
Maria Concetta Falivene.