31 Ottobre 2023 - 10:13:30
di Giustino Masciocco
Dopo settimane di scontri e ripicche tra i vertici di Fratelli d’Italia, riguardanti la composizione delle liste da presentare alle prossime elezioni regionali, sembra che, tra tutti i maggiorenti del partito, sia stata stipulata una tregua che preveda una lista concordata tra tutti. Vediamo il dettaglio.
La lista, secondo le indiscrezioni raccontate da chi era presente alle varie riunioni di partito, dovrebbe essere la seguente:
Maria Assunta Rossi ex presidente della Bcc – Pratola Peligna
Anna Berghella avvocata presso lo Studio legale Masci & Berghella – Sulmona
Mario Quaglieri assessore in Regione Abruzzo – Trasacco
Massimo Verrecchia capogruppo Fd’I Regione Abruzzo – Avezzano
Paolo Federico sindaco di Navelli
Alessandro Piccinini presidente Gran Sasso Acqua
Come potete notare, manca ancora l’indicazione per coprire elettoralmente l’area dell’Alto Sangro, ma, se i nomi che ci hanno comunicato sono reali, non potrà che essere di genere femminile.
E’ interessante capire, sempre secondo i bene informati, come si è riusciti a stilare questa lista di nomi. Ebbene, l’atavico scontro tra il senatore Guido Quintino Liris ed il sindaco Pierluigi Biondi, che oramai non nascondono più l’insofferenza reciproca, ha portato ad inserire in lista due candidati che, inevitabilmente, si troveranno a soprapporsi in campagna elettorale. In altre elezioni, questo comportamento, nelle liste del Partito Democratico ha portato ad eleggere due candidati marsicani, a discapito di quelli dell’area aquilana.
Il sindaco Pierluigi Biondi, sembra che abbia perso il dono di essere l’unico referente di “Giorgia“. Nel giro di un anno, i due senatori Liris e Sigismondi, insieme al deputato Testa, hanno creato una sorta di filtro, ai continui tentativi del sindaco di essere ancora il plenipotenziario in Abruzzo.
Lo stesso presidente della giunta regionale Marco Marsilio, più volte si è confrontato in modo aspro con il sindaco dell’Aquila, proprio per questa sua voglia di invadere le altrui competenze. Così come i vertici regionali del partito, con il segretario, senatore Etelwardo Sigismondi, che si è trovato in rotta di collisione con Biondi, principalmente, così ci dicono, per la composizione delle liste e per la recente crisi con Forza Italia.
Certo che, un partito che passa dal 6% al 28% non può essere gestito senza la necessità di fidarsi di altre persone. Gli elettori, come dimostrato più volte, sono molto volubili nel confermare le preferenze.
Un consiglio per chi, in questo periodo storico, guida molte amministrazioni pubbliche: tenete a mente che il potere è come la luna “se non cresce, cala”, per qualcuno è già iniziata la fase discendente.