Rimborso a studenti dei comuni montani, le precisazioni di La Porta
02 Novembre 2023 - 11:47:26
L’Aquila, 2 novembre – Il consigliere regionale di Forza Italia
Antonietta La Porta, interviene sul tema del rimborso scolastico agli
studenti dei Comuni montani e chiarisce alcuni passaggi del
provvedimento normativo che ha istituito l’agevolazione. “Non è mio
costume rivendicare la paternità di cose fatte né di sottolineare il
modo in cui vengono realizzate – dichiara – ma credo che in questo caso
sia necessario spiegare con maggiore trasparenza il senso di una
iniziativa giusta ma erroneamente interpretata da alcuni politici e
dalla stampa. Questo intervento è reso ancora più necessario dopo aver
ricevuto la lettera del presidente UNCEM (Unione Nazionale Comuni
Comunità Enti Montani), Lorenzo Berardinetti, che pone, legittimamente,
alcuni dubbi”. “Innanzitutto – precisa La Porta – l’emendamento che
andava a modificare la legge regionale n. 32/2021 sul contrasto allo
spopolamento ai Comuni di montagna è stato proposto dalla sottoscritta e
condiviso dal collega Roberto Santangelo, non nasce da una iniziativa
giuntale, seppur sostenuto dalla maggioranza. Il dato da evidenziare è
che il sostegno al pagamento delle rette scolastiche è unicamente
indirizzato agli scolari che frequentano la scuola dell’infanzia e la
scuola primaria parificata o privata di comuni montani, laddove non
esista la scuola statale; nei casi, quindi, in cui le famiglie non
abbiano altra scelta se non quella di iscrivere i figli in istituti con
rette più alte rispetto a quelli pubblici. Di conseguenza non parliamo
di 176 Comuni montani, come è stato erroneamente riportato recentemente
sulla stampa locale ma sono molti di meno i territori coinvolti. Tra
quelli che rientrano certamente nell’emendamento penso a Scanno e Sante
Marie, nell’aquilano, e Bomba in provincia di Chieti. Ciò non toglie
l’importanza della norma nel suo complesso che, abbracciando molti più
Comuni, promuove ulteriori e validissime iniziative per limitare e
scoraggiare lo spopolamento delle aree interne dell’Abruzzo”. “Vorrei,
infine, tranquillizzare l’Uncem sulla capienza economica del
provvedimento. Alla luce di quanto precisato, infatti le risorse messe
in campo saranno sufficienti a garantire l’aiuto promesso alle famiglie
dei comuni interessati, realizzando, di fatto, i principi costituzionali
di una ‘scuola aperta a tutti’ grazie alla rimozione degli ‘ostacoli di
ordine economico e sociale'”, conclude Antonietta La Porta.
Antonietta La Porta, interviene sul tema del rimborso scolastico agli
studenti dei Comuni montani e chiarisce alcuni passaggi del
provvedimento normativo che ha istituito l’agevolazione. “Non è mio
costume rivendicare la paternità di cose fatte né di sottolineare il
modo in cui vengono realizzate – dichiara – ma credo che in questo caso
sia necessario spiegare con maggiore trasparenza il senso di una
iniziativa giusta ma erroneamente interpretata da alcuni politici e
dalla stampa. Questo intervento è reso ancora più necessario dopo aver
ricevuto la lettera del presidente UNCEM (Unione Nazionale Comuni
Comunità Enti Montani), Lorenzo Berardinetti, che pone, legittimamente,
alcuni dubbi”. “Innanzitutto – precisa La Porta – l’emendamento che
andava a modificare la legge regionale n. 32/2021 sul contrasto allo
spopolamento ai Comuni di montagna è stato proposto dalla sottoscritta e
condiviso dal collega Roberto Santangelo, non nasce da una iniziativa
giuntale, seppur sostenuto dalla maggioranza. Il dato da evidenziare è
che il sostegno al pagamento delle rette scolastiche è unicamente
indirizzato agli scolari che frequentano la scuola dell’infanzia e la
scuola primaria parificata o privata di comuni montani, laddove non
esista la scuola statale; nei casi, quindi, in cui le famiglie non
abbiano altra scelta se non quella di iscrivere i figli in istituti con
rette più alte rispetto a quelli pubblici. Di conseguenza non parliamo
di 176 Comuni montani, come è stato erroneamente riportato recentemente
sulla stampa locale ma sono molti di meno i territori coinvolti. Tra
quelli che rientrano certamente nell’emendamento penso a Scanno e Sante
Marie, nell’aquilano, e Bomba in provincia di Chieti. Ciò non toglie
l’importanza della norma nel suo complesso che, abbracciando molti più
Comuni, promuove ulteriori e validissime iniziative per limitare e
scoraggiare lo spopolamento delle aree interne dell’Abruzzo”. “Vorrei,
infine, tranquillizzare l’Uncem sulla capienza economica del
provvedimento. Alla luce di quanto precisato, infatti le risorse messe
in campo saranno sufficienti a garantire l’aiuto promesso alle famiglie
dei comuni interessati, realizzando, di fatto, i principi costituzionali
di una ‘scuola aperta a tutti’ grazie alla rimozione degli ‘ostacoli di
ordine economico e sociale'”, conclude Antonietta La Porta.