Abruzzo – strategie territoriali, la nota di Verrecchia (FDI)

04 Novembre 2023 - 10:56:28

“Sui programmi comunitari 2021-2027, quale quello delle strategie
territoriali cui la Regione ha dedicato un lungo periodo di
approfondimento e dialogo sia con i territori che con i rapporteur della
Commissione europea, bisogna avere un’attenzione e una visione a 360
gradi. L’Accordo di partenariato tra Repubblica Italiana e Commissione
europea ha fissato gli obiettivi e i perimetri entro i quali poter
consentire alle Regioni di disegnare le proprie strategie. Quelle
territoriali dei programmi comunitari, infatti, in base all’Accordo di
partenariato devono essere limitate a specifici e contenuti territori e
non possono coinvolgere tutti i comuni. Condizione per la quale la
Regione Abruzzo ha predisposto una strategia territoriale regionale
complessiva che, per garantire risorse a tutti i territori, prevede
l’integrazione delle risorse e delle strategie comunitarie con ulteriori
finanziamenti a valere sul fondo per le politiche della montagna e del
Fondo Sviluppo e Coesione, assicurando in tal modo a tutti i comuni
abruzzesi le risorse necessarie per lo sviluppo dei propri territori. La
strategia territoriale complessiva, composta da singole e parziali
strategie territoriali attuative dei programmi comunitari e delle
risorse regionali e nazionali, è stata predisposta per finanziare ogni
comune della Regione Abruzzo. E’ evidente che le analisi divulgate alla
stampa sulla materia sono del tutto parziali, muovendo inopportune
sensibilità di esclusione, sicuramente deficitarie delle complete
informazioni sulle strategie regionali e, probabilmente, politicamente
di parte visto il momento pre elettorale. Notizie, dunque,
strumentalizzate, fuori dal contesto che da mesi alimenta i programmi
territoriali della Regione, ed una trattazione della tematica che non si
è nemmeno curata di comprendere il passaggio significativo tra la
programmazione antecedente e quella attuale. Le strategie territoriali
contenute nei programmi comunitari, cui gli articoli emersi sulla stampa
fanno riferimento, coinvolgono oggi oltre l’87% dei comuni abruzzesi,
interessano il 96% della popolazione e abbracciano l’89% del territorio
regionale. I suddetti articoli avrebbero dovuto raccontare che il ciclo
di programmazione 2014-2020 della Regione Abruzzo prevedeva il
coinvolgimento di soli 114 Comuni mentre grazie ad un lavoro di
ridefinizione dei criteri ed ampliamento delle attività, nel nuovo ciclo
di programmazione 2021-2027, le medesime strategie coinvolgono 266
comuni, cioè più del doppio. Inoltre, sempre a differenza del passato, i
comuni non perimetrati nella logica delle Strategie Territoriali
(ripartite tra 128 comuni delle aree urbane e 138 delle aree interne
cosiddette SNAI poiché ricadenti nella strategia nazionale),
beneficeranno delle opportunità derivanti, tra l’altro, dal Fondo di
politiche per la Montagna che consentirà di distribuire a 41 comuni
abruzzesi circa 16 milioni di euro. Ne sono esempio i bandi recentemente
pubblicati e già presentati alla stampa su servizi e strumenti di
digitalizzazione nelle scuole, impianti di produzione di energia
rinnovabile e mobilità sostenibile e green Community. Ma la strategia
territoriale della Regione Abruzzo prevede ancora ulteriori fondi, come
quelli messi a disposizione per contrastare lo spopolamento, si tratta
di oltre 10 milioni di euro e, infine, la misura per gli enti
territoriali prevista su FSC 2021-2027 che permetterà di completare la
strategia complessiva raggiungendo tutti i comuni e consentendo di
perequare le risorse a favore di chi, per qualsiasi motivo, ha
beneficiato meno delle altre risorse economiche. Nessun comune e nessun
territorio è, pertanto, escluso dalle strategie regionali di sviluppo,
al contrario, il motto seguito dalla programmazione regionale resta
‘mettere insieme le forze per non lasciare indietro nessuno’.
Le strategie territoriali sono il frutto di percorsi che nascono dal
basso, da territori che decidono di mettere insieme le proprie piccole
strategie di sviluppo e le 7 aree Snai abruzzesi sono il risultato
tangibile di questo approccio. Si tratta di tempi lunghi di percorrenza
in cui la logica non è la spartizione di un tesoretto ma quella di
iniziare ad immaginare, in maniera congiunta, lo sviluppo di un
territorio nell’ottica di quel benessere diffuso che il presidente Marco
Marsilio ha immaginato e sta attuando per il nostro Abruzzo. Questa
amministrazione regionale ha rafforzato la programmazione unitaria, ha
ascoltato i territori e sta provando a gestire in maniera sartoriale
tutte le esigenze, non escludendo da possibili risorse nessun comune,
nessun abitante, nessuna impresa. E nessun allarme, dunque, esclamano i
tecnici. Al momento il tema non è l’entità delle risorse, che ci sono
per tutti, ma la capacità degli enti di saperle spendere e bene. E su
questo aspetto l’esecutivo regionale sta mettendo a sistema tutte le
risorse di assistenza tecnica e di capacità amministrativa disponibili
sui programmi nazionali ed europei finanziati dai Fondi per la Coesione.
E’, infatti, partito con il riconoscimento del Ministro Zangrillo
l’innovativo progetto Hub delle competenze”. È quanto dichiara il
capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Massimo
Verrecchia.
L’Aquila, 4 novembre 2023