Dichiarazioni del segretario generale Uil Abruzzo Michele Lombardo – Manifestazione regionale
17 Novembre 2023 - 11:16:47
Per Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo: “La Legge di
bilancio che è in via di definizione nell’iter parlamentare e che il
Governo ha messo in campo non la riteniamo a favore di lavoratori,
pensionati, giovani e precari. Le ricadute della manovra nella nostra
regione sono tutt’altro che positive. I pochi fondi stanziati per la
sanità pubblica nazionale si ripercuotono in modo negativo sul sistema
sanitario abruzzese che non è più in grado di garantire servizi
adeguati, soprattutto alle fasce più deboli della popolazione. La
riduzione dei trasferimenti agli enti locali significa meno sostegno
alle istituzioni comunali e meno risorse per le politiche sociali. Nella
manovra non vi è attenzione sull’aiuto alle politiche industriali legate
al sistema produttivo nazionale e regionale; in Abruzzo il sistema
produttivo è un asse portante per la crescita economica della regione e
anche questa volta viene disattesa la necessità di aiutare quelle realtà
industriali che contano molti occupati. Manca completamente l’attenzione
sul tema della sicurezza sul lavoro, l’Abruzzo è una regione
particolarmente esposta a incidenti, spesso anche mortali, sul posto del
lavoro – da inizio 2023 sono 27 i lavoratori che hanno perso la vita – e
questo significa che è necessario intervenire con politiche di sostegno
e investimento per la cultura della sicurezza sul lavoro. La Legge di
bilancio disattende le richieste del sindacato su previdenza e pensioni
per una riforma strutturale del sistema previdenziale che vada incontro
alle nuove generazioni, che entrano nel mondo del lavoro e che non hanno
certezza di avere domani una pensione pubblica. Sulle pensioni la legge
disattende la nostra richiesta e inoltre peggiora la situazione: pur
mantenendo quota 103, la rende totalmente contributiva vanificando il
fatto che chi vuole accedere alla pensione con quota 103, viene
fortemente penalizzato; inoltre viene peggiorata l’Opzione donna e
cancellata l’Ape sociale. La manovra poi taglia altri 350milioni di euro
destinati all’alta velocità e alta capacità (av/ac) sulla linea
ferroviaria adriatica e il silenzio da parte governo regionale è
imbarazzante. Per queste e molte altre ragioni scendiamo in piazza per
chiedere al Governo di modificare radicalmente la Legge di bilancio e
chiedere alle forze politiche in Parlamento di aiutarci a sostenere la
nostra posizione e di mettere in campo questioni che siano una risposta
vera, concreta e reale a quella parte del Paese che soffre di più”.
bilancio che è in via di definizione nell’iter parlamentare e che il
Governo ha messo in campo non la riteniamo a favore di lavoratori,
pensionati, giovani e precari. Le ricadute della manovra nella nostra
regione sono tutt’altro che positive. I pochi fondi stanziati per la
sanità pubblica nazionale si ripercuotono in modo negativo sul sistema
sanitario abruzzese che non è più in grado di garantire servizi
adeguati, soprattutto alle fasce più deboli della popolazione. La
riduzione dei trasferimenti agli enti locali significa meno sostegno
alle istituzioni comunali e meno risorse per le politiche sociali. Nella
manovra non vi è attenzione sull’aiuto alle politiche industriali legate
al sistema produttivo nazionale e regionale; in Abruzzo il sistema
produttivo è un asse portante per la crescita economica della regione e
anche questa volta viene disattesa la necessità di aiutare quelle realtà
industriali che contano molti occupati. Manca completamente l’attenzione
sul tema della sicurezza sul lavoro, l’Abruzzo è una regione
particolarmente esposta a incidenti, spesso anche mortali, sul posto del
lavoro – da inizio 2023 sono 27 i lavoratori che hanno perso la vita – e
questo significa che è necessario intervenire con politiche di sostegno
e investimento per la cultura della sicurezza sul lavoro. La Legge di
bilancio disattende le richieste del sindacato su previdenza e pensioni
per una riforma strutturale del sistema previdenziale che vada incontro
alle nuove generazioni, che entrano nel mondo del lavoro e che non hanno
certezza di avere domani una pensione pubblica. Sulle pensioni la legge
disattende la nostra richiesta e inoltre peggiora la situazione: pur
mantenendo quota 103, la rende totalmente contributiva vanificando il
fatto che chi vuole accedere alla pensione con quota 103, viene
fortemente penalizzato; inoltre viene peggiorata l’Opzione donna e
cancellata l’Ape sociale. La manovra poi taglia altri 350milioni di euro
destinati all’alta velocità e alta capacità (av/ac) sulla linea
ferroviaria adriatica e il silenzio da parte governo regionale è
imbarazzante. Per queste e molte altre ragioni scendiamo in piazza per
chiedere al Governo di modificare radicalmente la Legge di bilancio e
chiedere alle forze politiche in Parlamento di aiutarci a sostenere la
nostra posizione e di mettere in campo questioni che siano una risposta
vera, concreta e reale a quella parte del Paese che soffre di più”.