Nursing Up sindacato nazionale infermieri

21 Novembre 2023 - 16:18:15

FUGA INFERMIERI ITALIANI ALL’ESTERO, CONTINUA LA NOSTRA INCHIESTA.

Sanità, Nursing Up De Palma: «Ben 50 infermieri italiani, negli ultimi
24 mesi, hanno scelto la Norvegia. Hanno tra i 25 e i 30 anni. Alcuni
addirittura sono neo laureati e alla prima esperienza di lavoro. Molti
di loro scelgono di non tornare!

ROMA 21 NOV 2023 – Ben 50 infermieri italiani negli ultimi due anni sono
partiti alla volta della Norvegia, e molti altri potrebbero partire nei
prossimi mesi. I numeri ci arrivano direttamente dalla qualificata
società di recruitment internazionale che si occupa di selezionare e
formare infermieri italiani per inserirli nella realtà sanitaria
scandinava.

E’ un dato di fatto: la Norvegia, così come molte altre nazioni
europee, sta letteralmente “pescando a piene mani” in Italia, portandosi
via le nostre migliori eccellenze.

Età media degli infermieri? Sono giovanissimi i professionisti italiani
che partono alla volta della Norvegia, hanno tra i 25 e i 30 anni!

Alcuni di loro addirittura vengono “opzionati” al terzo anno di
infermieristica. Stipendi, come vi abbiamo già raccontato, fino a 3500
euro al mese, volo pagato dall’Italia, alloggio e bollette pagate dai
datori di lavoro nella maggior parte dei casi, almeno nei primi mesi.

La Norvegia è decisamente tra le nuove “isole felici” per gli
infermieri di casa nostra, più che mai letteralmente in fuga
dall’Italia.

«Abbiamo preso contatti con la società spagnola che da circa due anni
seleziona i migliori professionisti europei per portarli in Norvegia e
abbiamo appreso di un modus operandi decisamente nuovo rispetto al
passato, definiamolo nettamente più diretto e incisivo.

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.

E’ stato proprio il responsabile del canale Norvegia-Italia a fornirci i
dati degli infermieri di casa nostra partiti alla volta del Nord Europa
attraverso le selezioni di questa nota agenzia, negli ultimi 24 mesi, e
inoltre abbiamo appreso che vengono avviati da tempo contatti con molte
nostre università e addirittura con alcuni Opi, e stiamo approfondendo
in tal senso di quali si tratta.

Gli infermieri italiani vengono non solo messi nella condizione di
ricevere trattamenti economici di primissimo livello, ma usufruiscono,
da subito, se selezionati e ritenuti profili idonei per la sanità
pubblica norvegese, di ricevere una adeguata formazione a distanza prima
di partire.

Lo avevamo anticipato, non occorre nessuna conoscenza pregressa del
norvegese, tutt’altro. Ma dall’Italia si parte con solide basi e si è
messi nella condizione di ottenerle, continua De Palma. Insomma la
Norvegia non lascia nulla al caso.

La società in questione ti permette, infatti, di frequentare un corso
base di lingua norvegese a distanza (dura appunto 9 mesi) e inoltre
ricevi una adeguata formazione di integrazione socio-culturale per
inserirti al meglio nel contesto norvegese, essere messo nelle
condizioni di offrire il meglio delle tue competenze e soprattutto siamo
di fronte a datori di lavoro che vogliono che tu non vada via così
presto».

Il corso di lingua norvegese, tenuto da docenti specializzati, è
totalmente gratuito, lo puoi frequentare mentre ti stai per laureare o
continui a lavorare in Italia, e decidi addirittura tu i giorni delle
dirette. Si pensi che il giovane infermiere italiano può ammortizzare i
costi della formazione, pagata dall’ente, con l’obbligo di rimanere
almeno due anni presso la stessa realtà sanitaria.

Gli studenti italiani al terzo anno in infermieristica hanno davanti una
opportunità di non poco conto: candidarsi già prima della laurea,
essere selezionati e studiare la lingua e la cultura norvegese,
laurearsi e partire subito per il Nord Europa. L’alternativa? I turni
massacranti degli ospedali di casa nostra, le violenze perpetrate nelle
corsie, uno stipendio tra i più bassi d’Europa. E voi, siate sinceri,
cosa fareste al loro posto?», chiosa De Palma.