23 Novembre 2023 - 17:11:40
di Redazione
Sarà inaugurato sabato 25 novembre, nell’ambito del programma del Piano di valorizzazione Radici 2023, organizzato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo, il restauro dell’ altare ligneo seicentesco dedicato a San Rocco e custodito nell’omonima Chiesa di Castel Del Monte in provincia dell’Aquila, condotto dalla Soprintendenza.
Alle 11 si svolgerà la cerimonia di inaugurazione, alla presenza del Vescovo di Sulmona Valva S.E. Mons. Michele Fusco e del Sindaco di Castel Del Monte Matteo Pastorelli. Saranno presenti alcuni dei funzionari della Soprintendenza che hanno condotto il restauro: il Rup (Responsabile Unico del Procedimento) dell’intervento l’architetto Valerio Piovanello, la restauratrice Maria Fernanda Falcón Martinez progettista e direttrice del cantiere, e il Direttore Tecnico dell’impresa esecutrice Arch. Vincenzo Mammarella. Il cantiere di restauro è stato progettato anche dal funzionario storico dell’arte della Soprintendenza Saverio Ricci. Al termine dell’inaugurazione la Chiesa di San Rocco sarà aperta alle visite guidate gratuite a cura degli stessi funzionari della Soprintendenza.
La chiesa di San Rocco fu eretta dai superstiti della grande pestilenza del 1656 in onore del santo che secondo la tradizione popolare si invoca come protettore dall’epidemia. La semplicità delle fattezze esterne e la purezza delle linee interne esaltano lo sfarzoso altare in legno intagliato e dorato sulla parete di fondo, adornato da un dipinto collocato nella cimasa, da tre statue a tutto tondo e da numerose decorazioni fitomorfe e antropomorfe di chiaro gusto barocco. Vera e propria “macchina devozionale” tipicamente improntata ai dettami della Controriforma cattolica, l’altare ha visto l’impiego di maestranze già attive nella zona come carpentieri, intagliatori e doratori che naturalmente reiteravano i propri modelli con disinvoltura, potendo per questo anche garantire tempi di esecuzione rapidi. Presenta infatti notevoli similitudini con gli altari delle chiese di Santa Maria delle Grazie a Calascio e con l’altare maggiore di San Giovanni Battista a Castelvecchio Calvisio.
L’intervento realizzato dalla Soprintendenza è il primo restauro dell’altare, il cui stato di conservazione si presentava compromesso da un attacco di tarli e fungino molto aggressivo, e superfici offuscate da depositi accumulatisi nel tempo. Le operazioni fondamentali dell’intervento sono state: trattamentobiocida, consolidamento puntuale del legno e di tutti gli strati di finitura, e presentazione estetica, con integrazione di parti mancanti della decorazione, stuccatura, e protettivo finale. Il dipinto, un’opera in prima tela, ha avuto i bordi foderati e il telaio sostituito; la superficie pittorica è stata pulita e presentata esteticamente attraverso la stuccatura, reintegrazione e applicazione di protettivo.
“ Si tratta di un’altra tappa significativa della costante attività di tutela e conservazione del patrimonio culturale di questa regione – ha dichiarato la Soprintendente Abap Cristina Collettini – così ricco e diversificato ma ancora poco noto. La restituzione alla comunità di Castel Del Monte di un oggetto dall’alto valore devozionale, dimostra ancora una volta la vicinanza del personale del Ministero alle esigenze del territorio. Un restauro complesso che, durante il cantiere, ha comportato scelte difficili ma che oggi restituisce l’opera nella sua integrità figurativa senza alterarne la storicità e i valori in essa riconosciuti”.