27 Novembre 2023 - 16:59:10

di Martina Colabianchi

L’ennesima inaugurazione di palazzo Margherita, strombazzata recentemente per il 5 dicembre e adesso slittata pare al giorno 11, non ha ancora a corredo la relazione sulla sicurezza dei puntellamenti della Torre Civica, stralciata dal progetto durante i lavori di ricostruzione del palazzo“.

Così, in una nota congiunta, i consiglieri comunali di opposizione Lorenzo Rotellini, Paolo Romano, Stefano Palumbo, Elia Serpetti e Gianni Padovani in merito alla prossima riapertura della ex sede comunale, argomento portato stamattina in V Commissione dal vicepresidente Lorenzo Rotellini.

Commissione a cui erano assenti, come dichiarato dagli stessi consiglieri, sia “il Segretario generale che ha comunicato di essere in ferie“, sia “il dirigente Evangelisti che ha incredibilmente comunicato di essere impegnato con il segretario generale (in ferie)“, sia il Responsabile unico del procedimento“.

Presente alla seduta“, invece, “il solo vicesindaco con delega alla ricostruzione pubblica, Raffaele Daniele, che ha dichiarato in apertura dei lavori di voler fare l’esegesi del pensiero del dirigente, una dichiarazione alquanto bizzarra“.

L’auspicio con il quale è stata convocata la commissione di garanzia – spiegano – era quello di conoscere, dopo lo smantellamento di Villa Gioia col girovagare alla ricerca di un luogo, le tempistiche di rientro, da anni annunciate e poi smentite dai fatti, quelle dei lavori sulla torre comprensive delle linee di finanziamento che si sono previste e, non da ultimo, la necessità di dare certezze circa la sicurezza del luogo tanto ai dipendenti comunali che ritorneranno a lavorare a Palazzo Margherita quanto a tutti i fruitori della zona; ricordiamo infatti che la Torre Civica svetta su un crocevia di strade che ospitano diverse attività commerciali e private abitazioni“.

“Purtroppo la seduta ha gettato tutti i commissari presenti, sia di maggioranza che di opposizione, in dubbi ancora più atroci. Dalle parole del vicesindaco non si è riuscito infatti a comprendere il motivo per cui questa certificazione di sicurezza che negli atti si definisce necessaria per il rientro nel palazzo, sia stata richiesta solo adesso: quindi in tutti questi anni la torre civica era in sicurezza o no?“.

Il vicesindaco ha dichiarato che la verifica dell’efficacia dei puntellamenti della torre, costata 32mila euro alle casse comunali, sia invece “un di più” che viene fornito dall’amministrazione comunale – proseguono. Una cosa è certa: ad oggi, la relazione non ancora è stata ultimata, mentre i dipendenti della presidenza del Consiglio, ora a Villa Gioia, sono già pronti con gli scatoloni per il trasloco. Il vicesindaco messo alle strette dalle domande dei commissari ha abbandonato la seduta per recarsi ad una inaugurazione dimostrando, ancora una volta, che la propaganda è più importante della sicurezza della città e dei cittadini tutti“.