28 Novembre 2023 - 11:01:27
di Redazione
La biblioteca della Corte d’Appello dell’Aquila ha ospitato ieri l’incontro dal titolo Sentieri di legalità.
Territori e istituzioni per una giustizia rapida ed efficiente.
A prendere parola Lorenzo Maria Isidori, segretario generale di L’Aquila che Rinasce, che ha ricordato il valore positivo dell’associazionismo nella società civile e ha sottolineato l’importanza di veicolare
messaggi positivi alle giovani generazioni, attraverso l’esempio dei martiri della giustizia come il giudice Rosario Livatino, ucciso in un attentato di stampo mafioso nel 1990.
Il cortometraggio a lui dedicato e proiettato nelle scuole grazie all’associazione, rappresenta un
mezzo di educazione alla legalità in quanto capace di entrare nell’immaginario collettivo dei ragazzi.
A confermare la necessità dell’intervento educativo alla legalità, Maria Rita Di Meo, dirigente della Corte d’Appello dell’Aquila, che durante il suo intervento ha rimarcato di dover considerare l’intero contesto operativo per raggiungere gli obiettivi preposti.
“Sentieri di rispetto, come forma di educazione” ha sottolineato Di Meo richiamando il titolo dell’incontro e del progetto di collaborazione tra territori e istituzioni per un’evoluzione della giustizia più vicina al cittadino.
Luciano Busacca, direttore regionale Inps, dopo aver raccontato delle best practices portate avanti dall’Istituto, ha posto l’accento sull’importanza di Sentieri della legalità inteso, nel suo approccio
etico, come un percorso preventivo dei fenomeni fondato su tre pilastri: organizzativo, ovvero il calcolo del rischio; trasparente, per consentire un controllo diffuso, e normativo, soprattutto relativo ai
conflitti d’interesse.
“La giustizia che funziona male è già di per sé un’ingiustizia” ha dichiarato Aldo Manfredi, presidente della sezione penale della Corte d’Appello dell’Aquila, ricordando il peso di una giustizia inefficiente
e, allo stesso tempo, sottolineando il buon andamento del progetto di coinvolgimento della società civile nel miglioramento del sistema. “Non basta essere squadra, bisogna essere comunità” ha concluso.
Il vicepresidente vicario del Consiglio Regionale d’Abruzzo, Roberto
Santangelo, ha fatto il punto sulla legge regionale a sostegno della Corte d’Appello e ha messo in evidenza come i modelli positivi di giustizia, i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, abbiano
trasmesso un senso di comunità diffuso e, per questo, si rende necessario divulgare tra i giovani il loro esempio nell’ambito dell’associazionismo. A concludere l’incontro Fabrizia Francabandera, presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, che ha spiegato come gli uffici giudiziari abbiano fatto un passo in avanti verso l’utenza, migliorando anche la
qualità di gestione del lavoro.
“In Abruzzo la situazione è buona sia riguardo il tasso di criminalità sia per la collaborazione tra gli enti
pubblici, bisogna intervenire su otto tribunali estendendo il protocollo
di Chieti” ha spiegato Francabandera, poi ha concluso “La giustizia deve
operare nella società”.
A moderare l’evento il giornalista Salvatore Santangelo, che ha posto l’accento sul momento storico decisivo per uno snellimento della giustizia attraverso l’investimento delle risorse del Pnrr.