Nota del consigliere regionale Blasioli sui piani di dimensionamento scolastico

01 Dicembre 2023 - 16:29:31

Dimensionamento scolastico: la Regione scarica sulle Province il peso e
la responsabilità dei tagli imposti dal Governo

La Regione Abruzzo continua a scaricare sulle Province la patata
bollente del dimensionamento scolastico a decorrere dal prossimo
settembre. Non solo non ha contrastato l’assurdo provvedimento del
Governo Meloni facendo ricorso al pari di molte altre regioni, ma non ha
nemmeno intavolato un confronto serrato col Governo, come fatto da
Molise e Calabria, che infatti sono riuscite a limitare i danni.
L’Abruzzo invece ha chiesto più tempo rinviando la palla alle Province
per non scegliere.

Sulla base del decreto ministeriale del 30 giugno 2023, che esplicita la
necessità di provvedere alla razionalizzazione della rete scolastica di
fronte alla crescente denatalità, in Abruzzo è stato infatti prospettato
il taglio di ben undici dirigenze scolastiche così ripartite: quattro in
Provincia di Chieti, tre in quella dell’Aquila, due a Teramo e Pescara.

Un mese dopo, recependo con ossequiosa solerzia il decreto in questione
con la delibera n°460 del 31 luglio, la Giunta Regionale ha invitato le
Province a produrre i piani di dimensionamento attenendosi al parametro
600/400, che disciplina rispettivamente il numero minimo di studenti per
gli istituti delle aree metropolitane e quelli dei comuni montani, di
cui però lo stesso decreto non consigliava l’applicazione pedissequa.

L’ondata di polemiche che ne è seguita ha indotto la Regione a fare
dietrofront e a promuovere una nuova delibera (la 681 del 17 ottobre)
con cui ha annullato il criterio indicato in precedenza e sottolineato
la necessità di salvaguardare la specificità delle aree interne, senza
tuttavia fornire alcuna indicazione in merito. Undici giorni dopo, con
una terza delibera (831 del 28 ottobre), la Regione ha differito al 18
dicembre il termine per la consegna delle proposte di razionalizzazione,
inizialmente previsto per il 20 novembre.

In sostanza, invece di contestare al pari di altre regioni i tagli
imposti dal Governo e aprire un tavolo di confronto sui numeri che
penalizzano l’Abruzzo, la Giunta Marsilio preferisce lavarsene le mani,
e supina alle volontà del Governo scarica sulle Province tutto il peso e
la responsabilità degli accorpamenti. Uno scarico di responsabilità
inaccettabile e tipico del centrodestra.

Ci auguriamo che a farne le spese non siano le aree montane ed interne.
Nello specifico, per quanto concerne la Provincia di Pescara, che
l’operazione non vada ulteriormente a discapito di Penne e l’area
Vestina.

Pescara, 1 dicembre 2023