Nota della senatrice Di Girolamo (M5S) su A24/A25
02 Dicembre 2023 - 18:59:04
“In queste ore si fa un gran parlare dell’emendamento approvato in
Commissione Bilancio che riassegna la gestione della Strada dei Parchi
al Gruppo Toto. Nessuno di noi considera la cosa una sorpresa ma alcuni
esponenti abruzzesi di Fratelli d’Italia pensano sia giusto far polemica
in ogni caso”.
Così la senatrice sulmonese a commento della norma e dei comunicati dei
parlamentari Liris e Sigismondi, con il primo che ha attaccato
“l’analfabetismo istituzionale di Conte e dei suoi sodali” che, suo
dire, avevano tolto la gestione della strada a Toto con gravi
implicazioni anche per i lavoratori.
“Un errore macroscopico, dettato dalla volontà di attaccare qualcuno in
ogni caso. Non riescono a fare nulla senza individuare un nemico. Il
problema è che per farlo dimenticano gli amici, quelli con cui stanno al
governo. E allora è bene fare un ripasso veloce: Conte non era al
governo e non sedeva neanche in Parlamento, a prendere quella decisione
fu il governo Draghi, sostenuto da ministri che oggi sono colleghi di
maggioranza e di governo proprio di Liris e Sigismondi. Quindi per loro
stessa ammissione governano con degli analfabeti istituzionali. Immagino
non credano alla proprietà transitiva degli insiemi, altrimenti
avrebbero preferito un più dignitoso il silenzio”.
“Come se non bastasse parlano trionfalmente di blocco delle tariffe come
se fosse novità assoluta, dimenticando di aggiungere il nome del
ministro che per primo bloccò l’aumento dei pedaggi sulla Strada dei
Parchi: Danilo Toninelli”.
“Ma dimenticare le cose è abitudine ormai consolidata di questa
maggioranza. Hanno fatto la stessa cosa con l’ordine del giorno
presentato al decreto-legge Infrastrutture nel 2022. Proprio Fratelli
d’Italia chiedeva l’impegno del governo Draghi a esentare totalmente dal
pedaggio i pendolari abruzzesi che si muovono verso la Capitale e
viceversa. La cosa paradossale è che lo hanno chiesto a Draghi un anno e
mezzo fa, e loro, oggi che sono al governo, hanno dimenticato di farlo.
Amnesie istituzionali, chiamiamole così”.
“Sulla questione” – conclude la senatrice pentastellata – “ho già
annunciato la presentazione di emendamenti in Senato, sperando nella
condivisione della misura da parte del governo e magari nel risveglio di
tanti smemorati”.
Commissione Bilancio che riassegna la gestione della Strada dei Parchi
al Gruppo Toto. Nessuno di noi considera la cosa una sorpresa ma alcuni
esponenti abruzzesi di Fratelli d’Italia pensano sia giusto far polemica
in ogni caso”.
Così la senatrice sulmonese a commento della norma e dei comunicati dei
parlamentari Liris e Sigismondi, con il primo che ha attaccato
“l’analfabetismo istituzionale di Conte e dei suoi sodali” che, suo
dire, avevano tolto la gestione della strada a Toto con gravi
implicazioni anche per i lavoratori.
“Un errore macroscopico, dettato dalla volontà di attaccare qualcuno in
ogni caso. Non riescono a fare nulla senza individuare un nemico. Il
problema è che per farlo dimenticano gli amici, quelli con cui stanno al
governo. E allora è bene fare un ripasso veloce: Conte non era al
governo e non sedeva neanche in Parlamento, a prendere quella decisione
fu il governo Draghi, sostenuto da ministri che oggi sono colleghi di
maggioranza e di governo proprio di Liris e Sigismondi. Quindi per loro
stessa ammissione governano con degli analfabeti istituzionali. Immagino
non credano alla proprietà transitiva degli insiemi, altrimenti
avrebbero preferito un più dignitoso il silenzio”.
“Come se non bastasse parlano trionfalmente di blocco delle tariffe come
se fosse novità assoluta, dimenticando di aggiungere il nome del
ministro che per primo bloccò l’aumento dei pedaggi sulla Strada dei
Parchi: Danilo Toninelli”.
“Ma dimenticare le cose è abitudine ormai consolidata di questa
maggioranza. Hanno fatto la stessa cosa con l’ordine del giorno
presentato al decreto-legge Infrastrutture nel 2022. Proprio Fratelli
d’Italia chiedeva l’impegno del governo Draghi a esentare totalmente dal
pedaggio i pendolari abruzzesi che si muovono verso la Capitale e
viceversa. La cosa paradossale è che lo hanno chiesto a Draghi un anno e
mezzo fa, e loro, oggi che sono al governo, hanno dimenticato di farlo.
Amnesie istituzionali, chiamiamole così”.
“Sulla questione” – conclude la senatrice pentastellata – “ho già
annunciato la presentazione di emendamenti in Senato, sperando nella
condivisione della misura da parte del governo e magari nel risveglio di
tanti smemorati”.