08 Dicembre 2023 - 19:42:43
di Giustino Masciocco
Nei giorni scorsi, le opposizioni in Consiglio Comunale, hanno sollevato dubbi riguardanti la stabilità della Torre Civica e la tenuta dei lavori di messa in sicurezza effettuati nel 2013. Tali preoccupazioni sono state, a nostro giudizio, sbrigativamente liquidate dal vice sindaco, come pretestuose e prive di fondamento.
Ci siamo resi conto che, le posizioni delle opposizioni e dell’amministrazione, non potevano essere diametralmente opposte, una delle due parti, a nostro giudizio, interpretava in modo errato quanto riportato nella perizia depositata. Allora, per rendere un’informazione più completa possibile ai nostri lettori, abbiamo acquisito l’intera relazione dell’ing. Davide Porrelli, Responsabile unico del procedimento (che alleghiamo in calce) per analizzarne i contenuti.
Dopo le premesse e brevi cenni storici, l’ing. Porrelli entra nel vivo del problema, descrivendo le opere di messa in sicurezza eseguite durante tutti questi anni, affermando:
“ Il progetto iniziale per la messa in sicurezza della Torre è stato presentato ed autorizzato sin dal mese di maggio 2009 ed all’epoca sussistendo una situazione di emergenza furono concordate con le Strutture di Missione l’esecuzione delle opere necessarie a garantire la messa in sicurezza, che fu poi quantificata a posteriori. Tali interventi furono eseguiti dalla ditta FIORDIGIGLI Sabatino & Figli su progettazione e direzione dei lavori dell’Ing. Volfango MILLIMAGGI e completati di fatto all’inizio dell’anno 2013 “
Per controllare eventuali spostamenti, riguardanti la verticalità della Torre, furono eseguite nel 2011 delle misurazioni con strumentazione all’avanguardia che registrarono:
“l’assenza di scostamenti dei punti dalla verticale al di sopra dei dieci millimetri a meno di fenomeni estremamente locali dovuti alle caratteristiche architettoniche del manufatto (bordi in pietra, zona dell’orologio o punti appartenenti alle strutture di sostegno che quindi non fanno parte della struttura)”
Tali misurazioni, ripetute con gli stessi strumenti, dopo le scosse del 2016, preoccuparono non poco i tecnici, in quanto:
“ Dai dati analizzati a seguito di questa seconda misurazione, si è avuto prova di un notevole scostamento dalla verticale,pari a circa 3 cm per la facciata Est e quasi 6 cm per la facciata Sud. Confrontando i dati rilevati nel 2011, dai quali risultava uno spostamento complessivo inferiore al centimetro, si denota un notevole scostamento, testimoniato anche dalla presenza delle significative fessure presenti alla base della torre.”
A quel punto, l’amministrazione comunale, decise di scorporare la ristrutturazione della Torre, da quella di Palazzo Margherita, approvando un progetto esecutivo di recupero, affidando, sempre nel 2016, i lavori. In queste settimane, l’assessorato competente, ha iniziato una procedura amministrativa per spostare un finanziamento di tre milioni di euro, dal progetto di Piazza d’Armi, alla Torre.
Proseguendo nella lettura della relazione, nelle conclusioni, troviamo le puntuali considerazioni dell’ing. Davide Porrelli che afferma: “non è stato possibile effettuare puntualmente l’efficacia della messa in sicurezza della Torre Civica per quanto riportato nelle considerazioni su esposte”
Le considerazioni cui fa riferimento il Rup, si riferiscono alle reti metalliche applicate alla struttura, per impedire che pezzi di pietra potessero cadere sulla strada, inoltre rileva che: “Tali reti metalliche, proprio per la loro iniziale funzione, impediscono ad oggi qualsiasi intervento di controllo dell’efficacia delle strutture portanti esterne della messa in sicurezza realizzata nel successivo post-sisma 2009”.
Il tecnico, in questa situazione, è impossibilitato a svolgere alcuni tipi di accertamento ma, nonostante ciò, nella parte finale della relazione, spiega in modo esauriente e puntuale il proprio punto di vista:
“Si precisa che le assunzioni rese necessarie alla base delle verifiche effettuate sono state quelle di attenersi ad una situazione transitoria che non può perdurare nel tempo, infatti è stata ipotizzata una vita utile della struttura di 10 anni. Per cui si rende necessario procedere con urgenza all’attuazione degli interventi definitivi sulla Torre Civica, non rinviabili ulteriormente.”.
Leggendo con attenzione la parte finale della relazione, siamo più che convinti che la vita utile di dieci anni, non è riferita alla tenuta strutturale della Torre, così come pensiamo sia stato interpretato dalla amministrazione, bensì alla validità degli strumenti utilizzati per la sua messa in sicurezza, terminata all’inizio del 2013, oltre dieci anni fa.
L’appello finale dell’ing. Davide Porrelli di procedere con urgenza all’attuazione d’interventi definitivi, toglie qualsiasi alibi a chi pensa che, tale situazione, possa essere ancora tollerata.