Luciano D’Amico al confronto con l’Arci Abruzzo: “Abbiamo diritto alla felicità”
09 Dicembre 2023 - 09:08:38
testimonia una convinta vicinanza alla ricchezza del mondo del terzo
settore. Il Patto per l’Abruzzo è schierato, così come le iscritte e gli
iscritti all’Arci, dalla parte della pace, dei diritti,
dell’uguaglianza, della solidarietà, del libero accesso alla cultura,
della giustizia sociale e dei valori democratici”: lo ha detto Luciano
D’Amico, candidato alla Presidenza della Regione per il Patto per
l’Abruzzo, intervenuto a Pescara a un confronto con i circoli regionali
dell’Arci, a Spazio 010.
D’Amico ha proseguito: “Queste sono parole che, in un’azione politica
regionale, significano non lasciare indietro nessuno, garantire i
diritti costituzionali e sorvegliare laddove questi vengono disattesi.
Primo fra tutti il diritto alla salute, ma anche il diritto alla
felicità che per me è sempre accompagnata da una certa insoddisfazione
perché significa volere di più e oggi io insieme al Patto per Abruzzo
vogliamo di più per la nostra Regione. L’infelicità è sempre compagna
dell’ingiustizia sociale: è ingiusto per esempio che gli studenti
universitari idonei alla borsa di studio non possano averla, è ingiusto
che non sia garantito il diritto ad avere una casa alle giovani coppie,
ma anche a coppie non giovani, è ingiusto che non ci siano asili nido
che possano permettere alle donne di poter continuare a lavorare… e
potrei continuare a lungo sulle ingiustizie: d’altro canto so che l’Arci
su questi temi sarà un’alleata formidabile e una fucina di idee”.
Valerio Antonio Tiberio, presidente regionale Arci, ha detto: “E’ un
momento di confronto fondamentale. È necessario stimolare il dibattito
pubblico e politico sull’importanza del terzo settore, costituito da
organizzazioni non governative, associazioni di volontariato ed enti
senza scopo di lucro che svolgono un ruolo fondamentale nella nostra
società civile, rappresentando una voce autonoma e impegnata
nell’affrontare le sfide sociali. L’Arci sviluppa coesione sociale
promuovendo e realizzando attività di interesse del territorio in cui
opera, e non può quindi non dialogare con le amministrazioni del
territorio stesso. Progettando e incrementando programmi sociali, si
incentiva la partecipazione attiva della cittadinanza alle iniziative di
sviluppo sostenibile per la società. Ed è proprio dalla partecipazione
attiva che vi è un’educazione politica, in grado di coinvolgere i
cittadini nei processi decisionali e incoraggiando la consapevolezza
della responsabilità civica. Il legame tra il terzo settore e la
politica in Italia è un elemento chiave per costruire una società più
equa e inclusiva. Dobbiamo lavorare insieme per rafforzare questa
connessione, assicurandoci che le voci delle organizzazioni del terzo
settore siano ascoltate e che la politica rifletta davvero i valori di
solidarietà e giustizia che tutti noi condividiamo”.