Rete ospedaliera: Taglieri (M5S): “La sanità pubblica cade nella rete della propaganda del centrodestra”
13 Dicembre 2023 - 09:38:35
“Questa Rete Ospedaliera approvata oggi da Fratelli d’Italia, Lega e
Forza Italia, rappresenta la pietra tombale per la sanità pubblica
abruzzese. Parliamo di un documento preconfezionato dai tavoli
ministeriali romani, con nessuna possibilità di essere modificato o
migliorato. Un documento che non tiene conto delle esigenze dei
cittadini, dei portatori di interesse e che centralizza ancor di più i
servizi a danno delle aree interne. La maggioranza in aula ha parlato di
un fantomatico ‘Modello Abruzzo’, che purtroppo non trova fondamento
nella realtà che vivono ogni giorno gli abruzzesi. Non viene data
nessuna risposta alle grandi criticità: 25mila prestazioni in meno
rispetto al passato, mobilità passiva più che raddoppiata, liste
d’attesa infinite e carenza cronica di personale” ad affermarlo è il
Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Francesco
Taglieri che prosegue “in questi mesi si è parlato molto di soldi e di
liberare risorse per l’edilizia sanitaria, ma non si è parlato di come
garantire prestazioni e servizi all’interno degli ospedali, né con quale
personale e né con quali strumentazioni! Si parla di nuovi ospedali, che
oggi esistono solo su carta, con il rischio concreto di avere tante
inutili cattedrali nel deserto, con i cittadini costretti ad andare
fuori regione o peggio a rinunciare al diritto alle cure. Questo è il
vero scadente ‘Modello Abruzzo’ che il Centrodestra sta imponendo
all’Abruzzo con una Rete Ospedaliera che serve solo per avere qualche
argomentazione in più nella prossima campagna elettorale. Questo è un
documento di programmazione che arriva dopo ben 57 mesi dall’inizio
della legislatura, che non vedrà l’attuazione da questa Giunta regionale
e che non esprime nessuna decisione sui DEA di II livello, la cui
definizione viene demandata a 36 mesi dall’Approvazione. Del resto
promettere è più facile che guardare ciò che è stato fatto, altrimenti
si dovrebbe certificare un fallimento su tutta la linea.
Nelle Commissioni “farsa” orchestrate dal Centrodestra – incalza
Taglieri – abbiamo provato a portare la voce dei cittadini e delle loro
difficoltà e attraverso i nostri emendamenti di merito abbiamo provato a
ripristinare servizi e tutelare le prestazioni negli ospedali. Ma la
maggioranza, con una arroganza istituzionale senza pari, ha silenziato
prima le tutte opposizioni e poi i portatori d’interesse, troncando ogni
possibilità di dialogo. Del resto lo sapevano già dall’inizio che quel
documento non poteva essere cambiato di una virgola, altrimenti
avrebbero preso l’ennesima bocciatura dai tavoli ministeriali.
La realtà dei fatti è che la Rete Ospedaliera in Abruzzo arriva tardi,
non traduce la necessità dei territori. Stanno giocato con la speranza
degli abruzzesi di veder garantito un diritto fondamentale come quello
alle cure e di avere un Servizio Sanitario regionale a misura di
cittadino. Oggi, purtroppo si è scritta l’ennesima brutta pagina a firma
del Centrodestra di governo” conclude.
Forza Italia, rappresenta la pietra tombale per la sanità pubblica
abruzzese. Parliamo di un documento preconfezionato dai tavoli
ministeriali romani, con nessuna possibilità di essere modificato o
migliorato. Un documento che non tiene conto delle esigenze dei
cittadini, dei portatori di interesse e che centralizza ancor di più i
servizi a danno delle aree interne. La maggioranza in aula ha parlato di
un fantomatico ‘Modello Abruzzo’, che purtroppo non trova fondamento
nella realtà che vivono ogni giorno gli abruzzesi. Non viene data
nessuna risposta alle grandi criticità: 25mila prestazioni in meno
rispetto al passato, mobilità passiva più che raddoppiata, liste
d’attesa infinite e carenza cronica di personale” ad affermarlo è il
Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Francesco
Taglieri che prosegue “in questi mesi si è parlato molto di soldi e di
liberare risorse per l’edilizia sanitaria, ma non si è parlato di come
garantire prestazioni e servizi all’interno degli ospedali, né con quale
personale e né con quali strumentazioni! Si parla di nuovi ospedali, che
oggi esistono solo su carta, con il rischio concreto di avere tante
inutili cattedrali nel deserto, con i cittadini costretti ad andare
fuori regione o peggio a rinunciare al diritto alle cure. Questo è il
vero scadente ‘Modello Abruzzo’ che il Centrodestra sta imponendo
all’Abruzzo con una Rete Ospedaliera che serve solo per avere qualche
argomentazione in più nella prossima campagna elettorale. Questo è un
documento di programmazione che arriva dopo ben 57 mesi dall’inizio
della legislatura, che non vedrà l’attuazione da questa Giunta regionale
e che non esprime nessuna decisione sui DEA di II livello, la cui
definizione viene demandata a 36 mesi dall’Approvazione. Del resto
promettere è più facile che guardare ciò che è stato fatto, altrimenti
si dovrebbe certificare un fallimento su tutta la linea.
Nelle Commissioni “farsa” orchestrate dal Centrodestra – incalza
Taglieri – abbiamo provato a portare la voce dei cittadini e delle loro
difficoltà e attraverso i nostri emendamenti di merito abbiamo provato a
ripristinare servizi e tutelare le prestazioni negli ospedali. Ma la
maggioranza, con una arroganza istituzionale senza pari, ha silenziato
prima le tutte opposizioni e poi i portatori d’interesse, troncando ogni
possibilità di dialogo. Del resto lo sapevano già dall’inizio che quel
documento non poteva essere cambiato di una virgola, altrimenti
avrebbero preso l’ennesima bocciatura dai tavoli ministeriali.
La realtà dei fatti è che la Rete Ospedaliera in Abruzzo arriva tardi,
non traduce la necessità dei territori. Stanno giocato con la speranza
degli abruzzesi di veder garantito un diritto fondamentale come quello
alle cure e di avere un Servizio Sanitario regionale a misura di
cittadino. Oggi, purtroppo si è scritta l’ennesima brutta pagina a firma
del Centrodestra di governo” conclude.