14 Dicembre 2023 - 13:11:58

di Martina Colabianchi

L’Aquila sarà il primo capoluogo di Regione ad approvare il bilancio di previsione 2024-2026 entro la fine dell’anno.

L’ultimo passaggio dell’iter di approvazione si è concluso oggi, infatti, con una riunione della I Commissione nella ritrovata sede comunale di Palazzo Margherita.

Oggi chiudiamo una tre giorni che la I Commissione ha dedicato all’approvazione del bilancio di previsione 2024-2026, un grande risultato del Comune dell’Aquila perché primo dei capoluoghi di regione e di tutti i capoluoghi di provincia va ad approvare entro l’anno 2023 il bilancio” – spiega, soddisfatto, il presidente Livio Vittorini.

Il lavoro è partito l’anno scorso quando abbiamo approvato il bilancio 2023 – 2025, – prosegue – grazie al contributo del Governo Meloni che ha voluto raddoppiare i fondi a favore di questa città con 20milioni per il 2023, 18 per il 2024, 15 per il 2025 e quest’anno, anche con l’introduzione del cosiddetto “bilancio tecnico”, andiamo a continuare un lavoro virtuoso che riguarderà le tre annualità. Un bilancio che accorpa più di 200 milioni di euro. Il risultato provvisorio di amministrazione, che poi sarà corretto in sede di consultivo, è pari a 18 milioni di euro la cui metà vengono reimpiegati nel 2024 in ottica prudenziale a copertura dei fondi crediti di dubbia esigibilità e per gli accantonamenti che un’amministrazione prudente e virtuosa è obbligata a fare“.

Noi non abbiamo una difficoltà legata alle entrate, se non quella strutturale che ci portiamo dietro dal sisma 2009, ma anche qui c’è stata un’importante attività di recupero da parte degli uffici, ad esempio penso alla TARI: l’obiettivo che già abbiamo raggiunto quest’anno di pareggio tra il Pef e la Tari fa sì che siamo stati in grado, anche quest’anno, di confermare 600mila euro di detrazioni a favore delle categorie più svantaggiate. Abbiamo mantenuto le detrazioni nei confronti dei nuclei familiari numerosi con un Isee fino a 20 mila euro e, a prescindere dalla popolosità delle famiglie, anche a quelle che al loro interno hanno un soggetto diversamente abile“, conclude Vittorini.