15 Dicembre 2023 - 17:13:31

di Martina Colabianchi

In Abruzzo, tra il 2019 e il 2022, è aumentato il reddito disponibile delle famiglie consumatrici.

È quanto si evince da un’analisi condotta dal Centro Studi G. Tagliacarne delle Camere di commercio, secondo cui la nostra regione, con i suoi 18.271,27 euro, si piazza al primo posto tra quelle del Mezzogiorno per il reddito disponibile pro-capite delle famiglie consumatrici.

Il Mezzogiorno in generale ha allungato il passo più del resto d’Italia nel post Covid, mettendo a segno nel periodo 2019/2022, un incremento del reddito familiare, in termini monetari, del 9,1%, contro l’+8,3% dell’Italia nord-occidentale, il +7,7% del Nord-Est e il +7,3% dell’Italia centrale. In Abruzzo si è assistito ad un incremento del reddito disponibile delle famiglie consumatrici, con una variazione percentuale del +8,7% fra il 2019 e il 2022, inferiore alla variazione percentuale del mezzogiorno, ma superiore alla media nazionale (+8,2%) e a quelle del nord-est, nord-ovest e del centro Italia.

Lo studio si concentra, poi, sulle province italiane e noi ci concentriamo su quelle abruzzesi. A livello regionale, andando a valutare la variazione percentuale a prezzi correnti del reddito disponibile delle famiglie consumatrici, L’Aquila si posiziona prima con una variazione del 10% e 26esima a livello nazionale. Sempre a livello regionale, seguono la classifica Chieti e Pescara, rispettivamente seconda e terza, con una variazione dell’8,7%, mentre a livello nazionale si posizionano rispettivamente 49esima e 54esima.

Se si guarda, però, al reddito disponibile in termini assoluti, il podio regionale è conquistato da Chieti (6902,1 mln.i) con, a seguire, Pescara (6172,8 mln.i di euro). Per quanto riguarda Teramo e L’Aquila, si fermano rispettivamente a 5.583,9 e 4.598,8.

Per quanto riguarda, invece, il reddito disponibile pro capite delle famiglie consumatrici, valori in euro, Pescara è sul podio regionale (19723), seguita da Teramo (18673), Chieti (18512) e L’Aquila (15965), che a livello nazionale risultano essere rispettivamente 60esima, 67esima, 69esima e 84esima. Un plus per le province di Pescara e L’Aquila che, dal 2019, hanno guadagnato 2 posizioni nella classifica nazionale.

Con 32.855 euro a testa, è Milano al top della graduatoria delle province per reddito pro-capite disponibile delle famiglie, seguita da Bolzano (27.966 euro) e da Monza e della Brianza (27.520 euro). 

Ma se si guarda alla crescita del reddito disponibile delle famiglie rispetto al periodo pre-Covid è Caserta a salire prima sul podio, con +14,2% tra il 2019 e il 2022, “tallonata” da La Spezia (+13,8%) e Potenza (+13,1%). 

Dato questo che, insieme all’intero studio consultabile nel file allegato all’articolo, “restituisce l’immagine di un Paese meno diseguale rispetto alla geografia del Pil. Più in generale, sembra che la nostra economia si stia articolando secondo direttrici che in tanti casi saltano la tradizionale dicotomia Nord-Sud“. Così Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne, che mette però in guardia da facili ottimismi:

“Occorre però considerare che il processo inflattivo in questi anni ha colpito più il Mezzogiorno del resto d’Italia e questo sicuramente contribuisce ad ampliare i divari del potere di acquisto reale. Per questo, il tema vero resta quello della crescita della base produttiva per assicurare una occupazione di maggiore qualità e una più elevata consistenza del reddito delle famiglie fuoriuscendo dalle situazioni di precarietà oggi più diffuse nel Meridione”.

L’Abruzzo – dichiara Michele De Vita, segretario generale della Camera di Commercio Chieti Pescara – è la regione del Meridione con il reddito disponibile più alto e, soprattutto, la sesta regione, a livello nazionale, che ha registrato il migliore incremento nel  quadriennio considerato dal Centro Studi Tagliacarne. Inoltre è positivo il dato dell’incremento del reddito disponibile delle due province di Chieti e Pescara che riportano una variazione percentuale in crescita di oltre l’8%“.