D’Amico: “La nuova rete ospedaliera non è utile e operativa”. Domani a Lanciano l’evento di Patto per l’Abruzzo sulla sanità

19 Dicembre 2023 - 18:35:46

“La rete ospedaliera approvata dall’amministrazione regionale ha ben
poco di utile e operativo per fare fronte all’impellente necessità di
rilancio della sanità abruzzese. E’ evidente tra l’altro che la
decisione di rinviare la scelta dei Dea di secondo livello serve a
evitare proteste a ridosso delle elezioni”: lo dichiara Luciano D’Amico,
candidato alla Presidenza della Regione.

Proprio sul tema della salute sarà incentrato l’incontro in programma
domani mercoledì 20 dicembre alle ore 17.30 a Lanciano, al Salone Benito
Lanci della Casa di Conversazione, in piazza del Plebiscito 59,
organizzato dal Patto per l’Abruzzo, che sostiene D’Amico. Si discuterà
de “Il diritto alle cure finisce nella rete. Quali sono le conseguenze
sul servizio sanitario della nuova rete ospedaliera. Come migliorare la
Sanità in Abruzzo”.

Per D’Amico “ci sarebbe stato, e ci sarebbe, bisogno di ben altro
approccio e di ben altra ambizione vista la fase che si sta
attraversando; temporeggiare e rimandare equivale a perdere opportunità.
Se da un lato non abbiamo visto recuperare il livello di prestazioni
sanitarie precedenti alla fase pandemica, quando di certo l’Abruzzo già
non brillava per efficienza, con la conseguenza di vedere crescere liste
di attesa che spingono una quota rilevante della popolazione a
rinunciare alle cure, dall’altro occorre vincere la sfida di garantire
il diritto alla salute in modo uniforme sul territorio regionale. La
competenza e la preparazione che i medici e gli operatori della nostra
regione quotidianamente esprimono consentirebbero se meglio valorizzate
non solo un’uscita dalla crisi in cui versa il sistema sanitario, ma
anche un salto di qualità. Si può ben operare ad esempio sul lato della
gestione, pianificando e valorizzando le specializzazioni territoriali:
in questo modo, facendo fronte a una mobilità passiva che è un fardello
per tutto il sistema, si possono anche incrementare i servizi di base, a
fondamento del diritto alla salute”.