20 Dicembre 2023 - 09:27:17
di Tommaso Cotellessa
Il coordinatore regionale di Demos Abruzzo Alfonso D’Alfonso è intervenuto con una nota in merito alle ultime polemiche scaturite all’interno della compagine politica comunale.
D’Alfonso denuncia una condizione di degrado raggiunta da personaggi politici di spicco dell’amministrazione comunale descrivendo come inqualificabili sia i metodi utilizzati, a partire dal linguaggio, sia i contenuti che si tentano di trasmettere.
Al centro delle dure critiche mosse dall’esponente regionale di Demos c’è il vicesindaco dell’Aquila Raffaele Daniele, che negli ultimi giorni si trova al centro delle polemiche per gli scontri avuti con il consigliere comunale d’opposizione Lorenzo Rotellini, appartenente al gruppo consiliare L’Aquila Coraggiosa.
A Rotellini va la solidarietà di Demos mentre al vicesindaco viene riservata l’accusa di oltraggiare la sala consiliare che è la casa di tutti gli Aquilani.
“Ognuno all’interno delle proprie mura domestiche o nell’ esercizio della propria professione si esprime per quello che è, ma quando si è in un luogo istituzionale si impone un comportamento decoroso e un linguaggio rispettoso.” questo quanto si legge nella nota di D’Alfonso “Un comportamento di tale gravità viene ulteriormente appesantito dall’esposizione della foto del piccolo “figlio della lupa” che fa il saluto romano.“
“Una foto che oltre a rappresentare il regime fascista, esalta quanto di peggio si sia potuto fare a danno della gioventù dell’epoca, privarla di ogni forma di libertà e di spirito critico. Non sappiamo se il Sindaco e il Presidente del consiglio ritengano “accettabile” il comportamento del vicesindaco né se sono a conoscenza del come la fotografia del ventennio sia stata esposta comunque ci aspettiamo le pubbliche scuse per il primo caso e un’attenta indagine interna per il secondo. Rimane l’amara constatazione che quello che doveva essere un gioioso momento della rinascita civica sia stato trasformato in uno squallido tentativo di ridurre l’aula delle adunanze in un” bivacco di manipoli”.
Nella nota D’Alfonso fa riferimento a due episodi, il primo risalente all’ultima seduta del consiglio comunale ha visto Daniele distinguersi per il suo linguaggio spregiudicato rispondendo alle istanze di Rotellini con le parole. Mentre il secondo episodio è legato all’apposizione all’interno di Palazzo Margherita di una foto risalente al ventennio fascista in cui è ritratto un bambino intento a fare il saluto romano.
A fronte di tutto ciò D’Alfonso ha lanciato un appello a tutti gli Aquilani sinceramente democratici, alle forze sociali e politiche, affinché diano vita a una mobilitazione eccezionale “perché” scrive D’Alfonso “è arrivato il momento che la destra al governo, sia cittadino che della regione, prenda le distanze da questi comportamenti, allontanando gli autori, oppure li condivide e allora l’unica risposta è la mobilitazione.”