22 Dicembre 2023 - 16:32:40
di Martina Colabianchi
“Uno schiaffo in faccia di quelli da lasciare il segno!“: così il consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci commenta il reintegro, deciso dal Giudice del Lavoro del Tribunale dell’Aquila, di Paola Di Salvatore a direttore dell’ADSU che, sempre secondo Pietrucci, sancirebbe “il fallimento della gestione politica dell’Azienda per il Diritto allo Studio dell’Università dell’Aquila“.
“E conferma – prosegue – la giustezza della mia e nostra battaglia – a fianco degli studenti e con l’UDU e a sostegno dei lavoratori con la CGIL – fino a denunciare le omissioni, le inadempienze e le illegittimità agli organi giudiziari della Procura e della Corte dei Conti“.
Di Salvatore aveva impugnato la revoca dall’incarico, decisa dall’Azienda per il diritto agli studi universitari dell’Aquila, d’intesa con la Regione Abruzzo, sancita con la delibera del 25 settembre scorso. Al suo reintegro si sono fermamente opposti sia il vicepresidente dell’ADSU Antonio Pensa sia, secondo quanto riferito da quest’ultimo, i dipendenti stessi dell’azienda.
“Non è tollerabile la gestione vergognosa di un’Azienda così importante per la città dell’Aquila: l’ADSU è senza Presidente, adesso con un Direttore reintegrato ma su cui già si annuncia ricorso e, soprattutto, con una totale assenza di attività e servizi che gli studenti hanno ancora pochi giorni fa contestato: lo studentato di Cansatessa (scelta assurda e senza chiarezza sulla vulnerabilità sismica) non ha collegamenti col centro cittadino, la mensa annunciata ancora non apre”.
“Per non parlare della decisione di utilizzare una sede in centro (mentre la struttura ubicata nel Nucleo industriale di Pile giace chiusa e inutilizzata) – prosegue Pietrucci – e della documentazione sugli atti dell’Ente che ancora non mi viene completamente consegnata. Insomma un caos indecente“.
“Avevamo chiesto le dimissioni della Morgante. Ma la ex Presidente – affonda il consigliere dem – si è sottratta alle sue responsabilità per candidarsi alla Regione, Marsilio non sa che pesci prendere e i consiglieri regionali di destra aquilani confermano la loro inconsistenza, inutilità e complicità con questo scempio“.
“Serve il commissariamento dell’Ente per restituire un briciolo di funzionalità all’Azienda. L’Università, gli studenti, L’Aquila meritano molto di più. E noi – conclude – andremo fino in fondo a questa battaglia di dignità e di giustizia“.