Presepe 2023, Coldiretti e Confartigianato consegnano consegnano la statuina a cinque vescovi abruzzesi
22 Dicembre 2023 - 17:04:02
nelle rispettive diocesi – la nuova statuina del Presepe 2023
nell’ambito dell’iniziativa promossa annualmente a livello nazionale in
ogni diocesi da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti. Il
personaggio di quest’anno è doppio: il maestro imprenditore e il suo
apprendista simbolo del passaggio di competenze tra generazioni.
A farne dono sono stati:
– al vescovo monsignor Emidio Cipollone della diocesi di
Lanciano-Ortona, il Direttore di Coldiretti Chieti Luca Celestino e il
presidente della sezione di Lanciano di Confartigianato Marco Stella;
– all’arcivescovo di Chieti-Vasto monsignor Bruno Forte, il
direttore di Coldiretti Chieti Luca Celestino, il direttore di
Confartigianato Chieti-L’Aquila Daniele Giangiulli, il vice presidente
vicario Carlo De Luca e il componente del consiglio direttivo Gaudenzio
D’Angelo;
– al vescovo di Teramo monsignor Lorenzo Leuzzi, la
presidente di Coldiretti Teramo Emanuela Ripani e il presidente di
Confartigianato Teramo Luciano Di Marzio;
– al vescovo di Sulmona monsignor Michele Fusco, il
direttore di Coldiretti L’Aquila Domenico Roselli, il vicepresidente di
Coldiretti L’Aquila Fabio Cianfaglione e il vicedirettore di
Confartigianato Maurizio Peis;
– al vescovo di Avezzano monsignor Giovanni Massaro, il
direttore di Coldiretti L’Aquila Domenico Roselli, il presidente di
Coldiretti L’Aquila Alfonso Raffale e il presidente di Confartigianato
Avezzano Lorenzo Angelone.
L’obiettivo dell’iniziativa è aggiungere al presepe figure che ci
parlino del presente ma anche del futuro. “Quest’anno la statuina
rappresenta, attraverso un maestro e il suo apprendista, il passaggio di
competenze tra le generazioni e l’importanza della tradizione che va
mantenuta e consolidata anche attraverso l’innovazione ma senza perdere
i suoi valori fondanti – spiegano i promotori – Il Presepe è la
rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi
serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni per
rappresentare la multiforme dimensione del Creato”.
Se nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un
imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, quest’anno la
statuina è composta da due figure che evocano in una sola immagine
aspetti fondamentali e costitutivi del “saper fare”: apprendistato,
formazione, competenze, passaggio generazionale nell’impresa familiare,
attrattività per i giovani. “L’immagine, lungi dall’evocare soltanto
saperi antichi, rappresenta il cuore della cultura artigiana e del
lavoro italiano la vicinanza al territorio e ai suoi prodotti, la
trasmissione del sapere attraverso le generazioni – aggiungono i
promotori – La figura del giovane, con i suoi sforzi e la sua
concentrazione, vuole richiamare l’interesse dei giovani ad apprendere e
a preservare le tradizioni, innovandole. La figura del maestro
rappresenta, al contempo, la difesa delle competenze e la responsabilità
di orientare le scelte future delle nuove generazioni sulla strada
dell’eccellenza italiana, del made in Italy, della valorizzazione del
territorio e delle comunità”.