Sinistra Italiana su sondaggi regionali Abruzzo
23 Dicembre 2023 - 17:38:02
Dal sondaggio pubblicato oggi sulla stampa locale si certificano cose
che già si sapevano ma che è bene mettere nero su bianco. Il presidente
Marsilio ha deluso i cittadini abruzzesi: è un dato evidente e anche se
non richiesto consigliamo ai candidati del centrodestra di evitare
collegamenti tra la loro candidatura ed una certa continuità con
l’attuale amministrazione regionale. La sanità è il punto nodale su cui
gli elettori abruzzesi, non già “ideologicamente” schierati, valuteranno
la propria scelta e visto il mix tra lo stato attuale del Sistema
Sanitario Regionale e le politichè del centrodestra al potere nazionale
(no al reddito di cittadinanza, no al salario minimo etc), le fasce più
deboli della popolazione (quelle che non possono permettersi di
ricorrere al privato) dovrebbero optare per chi pone al centro della
propria proposta un servizio pubblico di qualità (altro che gli esami
strumentali fissati a 14 mesi…).
Il prof. D’Amico è un economista e crediamo che rispetto a John Marsilio
(vi ricordate l’intervista degna di Lino Banfi durante la pandemia?)
queste cose le sappia bene. Marsilio e D’Amico sono sostanzialmente
testa a testa (50,8 a 49,2) ma il secondo (D’Amico) ha molto più margine
di recupero del primo essendo meno conosciuto: un prodotto che non
conosci lo provi, uno che sai già che non funziona, non lo compri. Anche
per quanto riguarda le liste c’è una sostanziale parità (un leggero
vantaggio del centrosinistra per essere precisi) e ricordiamoci sempre
che le elezioni regionali sono molto più simili alle elezioni politichè
che a quelle comunali perchè la maggior parte dei voti è privo di
preferenza (quindi non spaventiamoci della “forza” di alcuni candidati
di centrodestra). Sempre guardando le percentuali delle liste, se è vero
che cresce Fratelli d’Italia, è altrettanto vero che lo fa a scapito
degli alleati, Lega in primis che “collassa” al 5,8 % (alle scorse
regionali era al 27,5%). D’altra parte Marsilio ha puntato molto a
rafforzare il suo partito rispetto agli altri della sua coalizione e le
umiliazioni che ha procurato al Carroccio non sono poche, non ultima
imporre la candidatura degli assessori uscenti che hanno cambiato
casacca nel corso della legislatura, malgrado gli ammonimenti caduti nel
vuoto del sottosegretario D’Eramo (lo stesso D’Eramo, in merito, aveva
parlato di credibilità del centrodestra: dati gli eventi e riconoscendo
a Luigi D’Eramo onestà intellettuale, anche per lui il centrodestra non
è credibile). Il collasso della Lega avrà ripercussioni nelle
amministrazioni locali e sul governo nazionale? Staremo a vedere, di
certo Salvini dovrà reagire quando il giorno dopo la stampa nazionale
titolerà che “fratelli d’italia ha mangiato la Lega”: quasi gli
converrebbe non far vincere il candidato presidente di Fratelli
d’Italia… Il centrosinistra è in campo, ce lo dicono i cittadini, e
forse il gruppo dirigente dei vari partiti che lo compongono dovrebbe
credere un po’ di più nella possibilità di vittoria, se non altro perchè
è un dovere morale dare alla regione Abruzzo un’alternativa. Se i
curricula delle persone contano, tra il prof. D’Amico e Marsilio c’è un
abisso ma sappiamo che in politica gli abissi curriculari non bastano
per vincere le elezioni se non sei in grado di farti percepire veramente
come la forza che trasformerà la realtà delle cose. D’Amico prenda in
mano la coalizione e non si faccia prendere per le mani, detti la linea,
imponga la postura, convinca chi fa i conticini che non bisogna
affidarsi all’aritmetica per arrivare ad un seggio (magari di minoranza)
ma che, al contrario, bisogna mettere in campo una proposta fatta di
programmi e persone tale che sia capace di moltiplicare le forze più che
di sommare i voti. Tutto ci dice che possiamo mandare a casa
un’amministrazione regionale senza respiro, incapace di lasciare un
segno e dare una visione, nazionalmente anonima e localmente disatrosa;
tutto ci dice che l’Abruzzo merita di più, che abbiamo le risorse per
poter crescere rispettando ciò che siamo, che la grigia (ed a volte
nera) gestione Marsilio può essere finalmente archiviata. Tutto ci dice
che si può fare!
che già si sapevano ma che è bene mettere nero su bianco. Il presidente
Marsilio ha deluso i cittadini abruzzesi: è un dato evidente e anche se
non richiesto consigliamo ai candidati del centrodestra di evitare
collegamenti tra la loro candidatura ed una certa continuità con
l’attuale amministrazione regionale. La sanità è il punto nodale su cui
gli elettori abruzzesi, non già “ideologicamente” schierati, valuteranno
la propria scelta e visto il mix tra lo stato attuale del Sistema
Sanitario Regionale e le politichè del centrodestra al potere nazionale
(no al reddito di cittadinanza, no al salario minimo etc), le fasce più
deboli della popolazione (quelle che non possono permettersi di
ricorrere al privato) dovrebbero optare per chi pone al centro della
propria proposta un servizio pubblico di qualità (altro che gli esami
strumentali fissati a 14 mesi…).
Il prof. D’Amico è un economista e crediamo che rispetto a John Marsilio
(vi ricordate l’intervista degna di Lino Banfi durante la pandemia?)
queste cose le sappia bene. Marsilio e D’Amico sono sostanzialmente
testa a testa (50,8 a 49,2) ma il secondo (D’Amico) ha molto più margine
di recupero del primo essendo meno conosciuto: un prodotto che non
conosci lo provi, uno che sai già che non funziona, non lo compri. Anche
per quanto riguarda le liste c’è una sostanziale parità (un leggero
vantaggio del centrosinistra per essere precisi) e ricordiamoci sempre
che le elezioni regionali sono molto più simili alle elezioni politichè
che a quelle comunali perchè la maggior parte dei voti è privo di
preferenza (quindi non spaventiamoci della “forza” di alcuni candidati
di centrodestra). Sempre guardando le percentuali delle liste, se è vero
che cresce Fratelli d’Italia, è altrettanto vero che lo fa a scapito
degli alleati, Lega in primis che “collassa” al 5,8 % (alle scorse
regionali era al 27,5%). D’altra parte Marsilio ha puntato molto a
rafforzare il suo partito rispetto agli altri della sua coalizione e le
umiliazioni che ha procurato al Carroccio non sono poche, non ultima
imporre la candidatura degli assessori uscenti che hanno cambiato
casacca nel corso della legislatura, malgrado gli ammonimenti caduti nel
vuoto del sottosegretario D’Eramo (lo stesso D’Eramo, in merito, aveva
parlato di credibilità del centrodestra: dati gli eventi e riconoscendo
a Luigi D’Eramo onestà intellettuale, anche per lui il centrodestra non
è credibile). Il collasso della Lega avrà ripercussioni nelle
amministrazioni locali e sul governo nazionale? Staremo a vedere, di
certo Salvini dovrà reagire quando il giorno dopo la stampa nazionale
titolerà che “fratelli d’italia ha mangiato la Lega”: quasi gli
converrebbe non far vincere il candidato presidente di Fratelli
d’Italia… Il centrosinistra è in campo, ce lo dicono i cittadini, e
forse il gruppo dirigente dei vari partiti che lo compongono dovrebbe
credere un po’ di più nella possibilità di vittoria, se non altro perchè
è un dovere morale dare alla regione Abruzzo un’alternativa. Se i
curricula delle persone contano, tra il prof. D’Amico e Marsilio c’è un
abisso ma sappiamo che in politica gli abissi curriculari non bastano
per vincere le elezioni se non sei in grado di farti percepire veramente
come la forza che trasformerà la realtà delle cose. D’Amico prenda in
mano la coalizione e non si faccia prendere per le mani, detti la linea,
imponga la postura, convinca chi fa i conticini che non bisogna
affidarsi all’aritmetica per arrivare ad un seggio (magari di minoranza)
ma che, al contrario, bisogna mettere in campo una proposta fatta di
programmi e persone tale che sia capace di moltiplicare le forze più che
di sommare i voti. Tutto ci dice che possiamo mandare a casa
un’amministrazione regionale senza respiro, incapace di lasciare un
segno e dare una visione, nazionalmente anonima e localmente disatrosa;
tutto ci dice che l’Abruzzo merita di più, che abbiamo le risorse per
poter crescere rispettando ciò che siamo, che la grigia (ed a volte
nera) gestione Marsilio può essere finalmente archiviata. Tutto ci dice
che si può fare!