31 Dicembre 2023 - 12:24:58
di Beatrice Tomassi
Non si arrestano le polemiche per l’annunciata chiusura da parte dei vertici della Asl1 del canile sanitario di Sante Marie, che accoglie cani dalla Marsica, ma anche dall’Alto Sangro e dalla Valle Peligna.
Tutto è iniziato il 19 dicembre scorso, quando la Asl ha pubblicato un bando per poter creare un nuovo canile a L’Aquila, stanziando subito più di 45mila euro.
E dunque i comuni della Marsica dovrebbero sostenere le spese di trasporto dei cani accalappiati fino al capoluogo e poi di nuovo da L’Aquila ai rifugi della Marsica. Questo senza contare il fatto che tale decisione avrebbe un impatto negativo sul numero di cani adottati grazie ai “volontari, che – aggiunge l’associazione Adotta Anime Randagie Trasacco – non potranno per ovvie ragioni di tempo e distanza, offrire agli ospiti del sanitario aquilano il loro importante contributo, consolidato invece nella Marsica”.
“Come potrà l’esiguo numero di volontari operanti nel canile sanitario dell’Aquila occuparsi anche dei futuri nuovi individui accalappiati ed ivi portati? – si chiede l’associazione, che poi, dati alla mano, precisa: “nel 2023, dal canile sanitario di Sante Marie a fronte di una introduzione giornaliera costante di nuovi soggetti, più di trecento individui hanno trovato adozione prima di essere trasferiti in strutture definitive”.
Intanto continua a girare la petizione lanciata dal sindaco di Sante Marie Lorenzo Berardinetti per lasciare aperta la struttura. Per il primo cittadino si tratterebbe di una “scelta scellerata, che impoverisce un territorio e costringe la Asl a spendere migliaia di euro quando c’è già a Sante Marie una struttura dotata di tutto quello che serve”.