03 Gennaio 2024 - 13:40:38
di Vanni Biordi
Il cibo in Abruzzo è tradizione, convivialità, storia e cultura. Abbiamo acquisito, negli ultimi anni, quella consapevolezza di essere una realtà importante in questo settore, e abbiamo la certezza che quello che si mangia da noi è buono. Molto buono. Il cibo in Abruzzo è davvero sovrano, nello stile di vita, nel valore economico e nell’immagine dell’intero comparto agroalimentare fino al cesto della spesa di ogni famiglia abruzzese
Inevitabile e doveroso, dunque, dedicare ad un settore così importante un momento di riflessione, senza essere banali.
Ad esempio, per migliorarci dobbiamo affidarci a 2 parole chiave: identità e innovazione. Per identità, intendiamo gli elementi che caratterizzano il nostro cibo e la nostra cucina, a partire dal legame con il territorio e dalle qualità organolettiche. Per innovazione, invece, intendiamo lo sforzo della ricerca per preservare questo patrimonio di saperi e sapori, rendendolo resiliente alle sfide del momento, dalla crisi climatica alla produttività, dalla sostenibilità ambientale a quella economica e sociale, fino ai progressi della tecnologia, perché l’Abruzzo è in grado di continuare ad essere competitivo sul mercato, dove, è bene sapere, non esistono rendite di posizione.
Per prima cosa, dobbiamo seguire i soldi. sapere quanto vale l’agroalimentare in Abruzzo, quanto vale il nostro export. Qual è la situazione del Bio. Quali sono i prodotti che salgono e quali invece scendono.
Non esisterebbe il made in Italy senza la nostra storia agroalimentare. Ma dobbiamo essere in grado di affrontare la modernità senza smarrire la tradizione Ecco perché dobbiamo capire che l’etichetta gioca un ruolo fondamentale per rendere la nostra qualità riconoscibile. Numeri, volumi e fatturato vanno bene, ma la cucina abruzzese è straordinaria e forse nient’altro può raccontare altrettanto bene la nostra storia.