05 Gennaio 2024 - 10:40:38

di Redazione

“Nella giornata di ieri la Giunta regionale ha approvato la proposta di piano di Dimensionamento Scolastico presentata dall’assessore Piero Quaresimale. In Abruzzo, nell’anno scolastico 2024/25 verranno soppresse ed accorpate 7 istituzioni scolastiche in luogo delle 11 previste ( tre in provincia dell’Aquila, due nelle province di Pescara e Chieti)”.

Lo scrive in una nota il segretario Flc Cgil Abruzzo Molise Pino La Fratta.

“Si tratta, di fatto, di una parziale retromarcia della Regione, dovuta all’intervento del Governo, che nel decreto Milleproroghe ha consentito di derogare fino al 2,5% rispetto al numero delle scuole da tagliare. Un piccolo passo avanti frutto dell’iniziativa della FLC CGIL che, per oltre un anno, ha contrastato a livello nazionale e territoriale il taglio delle scuole – aggiunge – Più volte nei tavoli provinciali e regionali abbiamo sollecitato i rappresentanti politici ad intervenire per tutelare le specificità del nostro territorio: la particolare conformazione territoriale dell’Abruzzo, la presenza di aree interne, la mancanza di efficienti reti di trasporto rendevano necessaria una deroga ai criteri generali. I fatti degli ultimi giorni ci danno ragione: tornare indietro è sempre possibile, occorre solo la volontà politica di farlo”.

“La misura in oggetto però, purtroppo, non rappresenta un vero cambio di strategia politica – sottolinea – Si tratta di un provvedimento temporaneo (valido solo per il 2024/25) ed inoltre le risorse per finanziare le deroghe verranno sottratte al Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa delle scuole. In pratica, si tratta del solito gioco delle tre carte, che rischia di spostare solo di un anno il taglio effettivo delle Istituzioni scolastiche:  senza un ulteriore intervento normativo entro il 2026/27 comunque si dovranno tagliare altre 6 scuole, per arrivare al contingente previsto di 177 Istituzioni scolastiche in luogo delle 190 attuali. Noi non ci rassegniamo ai tagli, sia presenti che futuri: chiediamo che vengano convocati da subito tavoli di confronto su tutti i territori in cui sono stati disposti  accorpamenti, al fine di verificare gli effetti per il personale e per gli organici. Inoltre, è necessario che tutti, i nostri rappresentanti politici si attivino per scongiurare ulteriori soppressioni, che al momento sono state solo rinviate. La scuola ha bisogno di tranquillità e di normalità, non di interventi confusi ed estemporanei. Continueremo a mobilitarci ed a lottare per questo obiettivo, e lo faremo a partire dalla ripresa delle attività didattiche, organizzando assemblee in tutti i luoghi di lavoro”.

“Sul dimensionamento scolastico degli istituti della Provincia di Chieti abbiamo limitato i danni grazie ad uno straordinario lavoro di squadra con i sindaci, i sindacati, gli uffici e tutti coloro che hanno a cuore il presente e il futuro del nostro territorio. Dal piano della rete scolastica proposto dall’Assessore Quaresimale e approvato dalla Giunta Marsilio ci sono accorpamenti per le province di Chieti, L’Aquila e Pescara. Per Teramo due nuove attivazioni di indirizzi di studio: bene per la Provincia di Teramo, siamo felici che almeno una provincia sia stata non solo esentata dagli accorpamenti ma abbia visto una crescita della propria offerta formativa. Chiediamo alla Regione che nel prossimo dimensionamento scolastico lo stesso trattamento venga riservato anche alle altre province, a partire da quella di Chieti che è la più popolosa e che ha dato il maggior contributo in termini di accorpamenti negli ultimi anni”.

Così il presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna a margine della pubblicazione della delibera approvata dalla Regione Abruzzo sul dimensionamento scolastico che prevede per la Provincia di Chieti la creazione di un istituto unico Umberto Pomilio-Galiani-De Sterlich di Chieti dalla fusione del Pomilio e del Galiani-De Sterlich l’unificazione della direzione didattica Modesto della Porta con l’istituto omnicomprensivo già esistente Nicola da Guardiagrele con ridenominazione in “Nicola da Guardiagrele-Modesto dalla Porta” la creazione dell’istituto omnicomprensivo “Ridolfi” di Scerni-Monteodorisio-Cupello con l’accorpamento del comprensivo di Monteodorisio-Cupello all’istituto agrario Ridolfi di Scerni la ricostituzione dell’istituto comprensivo di Casalbordino ricomprendente le scuole di infanzia, primaria e secondaria di primo grado dissociate dal soppresso omnicomprensivo Ridolfi-Zimarino.

“Sul dimensionamento scolastico le nostre posizioni sono state chiare: nessun accorpamento imposto dall’alto, ma soluzioni condivise con sindaci, istituzioni scolastiche, sindacati e territori. Siamo riusciti ad ottenere un risultato straordinariamente importante per l’istituto Agrario di Scerni, una eccellenza dell’Abruzzo la cui autonomia scolastica abbiamo difeso con il sindaco Carlucci e tutta la comunità. Siamo invece rammaricati per l’unificazione imposta dalla Regione a Guardiagrele, non condivisa con il sindaco Di Prinzio e il territorio. Dove invece c’è stata concertazione e condivisione dal basso, come nel caso dell’unificazione del Pomilio e del Galiani-De Sterlich di Chieti, non ci sono stati problemi. Sull’annunciato accorpamento che la Regione ha tentato di imporre a Castel Frentano e Lanciano, sventato grazie al fronte comune con cui ci siamo opposti insieme ai sindaci D’Angelo e Paolini, abbiamo ottenuto un risultato che vogliamo considerare definitivo e non temporaneo, visto che la delibera fa riferimento allo sconto dei tagli solo per l’anno 2024-2025. A Regione e Governo, tornati sui propri passi rispetto al piano iniziale dei tagli riducendoli da 11 a 7 con il Milleproroghe, chiediamo per il prossimo dimensionamento della rete scolastica di assicurare lo stesso trattamento a tutte le province e di non imporre ulteriori accorpamenti per la Provincia di Chieti”, conclude.