10 Gennaio 2024 - 10:32:46
di Redazione
Furto di materiale informatico all’istituto scolastico omnicomprensivo statale di Carsoli, che riunisce elementari, medie e liceo scientifico. Neri giorni delle festività natalizie, ci sono state infatti due irruzioni nello stabile da parte di un gruppo di giovanissimi, sei minorenni di età compresa tra i 14 e i 17 anni, che hanno sottratto materiale informatico. La preside della scuola si è subito rivolta ai carabinieri e denunciando i furti avvenuti in orari di chiusura e dopo l’imbrunire.
Le indagini svolte dai militari della locale stazione e coordinate dalla procura della Repubblica per i Minorenni dell’Aquila hanno permesso di accertare e identificare i presunti responsabili degli episodi che avevano creato non pochi disagi per la didattica dell’intero polo scolastico. Determinante per il buon esito delle indagini sono state le numerose immagini estrapolate dai circuiti di sorveglianza cittadina presenti nella zona e dai sistemi di video sorveglianza del plesso scolastico dalle quali è stato possibile individuare i presunti responsabili.
Gli elementi raccolti dai carabinieri hanno permesso di identificare i giovani ed acquisire importanti fonti di prova che qualificherebbero i giovani individuati quali responsabili dei furti commessi in due differenti
occasioni. Ieri diverse pattuglie dell’Arma territoriale della compagnia di Tagliacozzo, coadiuvate anche da
un’unità di cinofili, hanno notificato ai sei minori le informazioni di garanzia per furto aggravato
in concorso e contestualmente hanno eseguito le perquisizioni presso le loro abitazioni.
Nel corso delle operazioni è stata rinvenuta e sequestrata gran parte della refurtiva asportata dalla
scuola vandalizzata, in particolare computer, portatili, monitor e accessori per il funzionamento dei sistemi operativi e altro materiale informatico. Le indagini nei confronti dei giovani proseguiranno per stabilire con esattezza ogni eventuale grado di responsabilità per ciascuno degli indagati, in ordine alle contestazioni mosse in via provvisoria, così da stabilire anche le possibili azioni “correttive” che la magistratura per i minorenni vorrà intraprendere.