10 Gennaio 2024 - 15:56:53
di Marco Giancarli
La funivia riaprirà ma con delle prescrizioni imposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Limitazioni alla capienza e alla velocità delle due cabine. Questo ciò che emergerebbe dalle informazioni ancora ufficiose della riunione tecnica di stamane a Roma al MIT alla quale ha preso parte il Direttore dell’Agenzia Nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, Domenico Capomolla, e il Responsabile della Direzione generale per la sicurezza trasporti ad impianti fissi e l’operatività territoriale Anfsisa, Pietro Marturano, l’amministratore unico del Centro Turistico del Gran Sasso, Dino Pignatelli, e il dirigente del Comune dell’Aquila, Vincenzo Tarquini.
Nelle prossime ore certamente si avrà un quadro più dettagliato messo nero su bianco dal ministero che andrà a ufficializzare quanto emerso stamane.
“Abbiamo chiarito tutto con la direzione dell’Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture stradali e autostradali – ha detto Pignatelli – . Tutto sommato è andata bene e l’impianto può ripartire, ripeto dopo aver attuato le prescrizioni di esercizio imposte. Domani o al massimo dopodomani dovremmo stare a posto, presto arriverà una nota ufficiale dal Comune dell’Aquila”.
Il primo cittadino Pierluigi Biondi ha definito positivo l’esito dell’incontro: “All’esito dell’incontro – ha detto Biondi – è emerso che l’Agenzia emetterà un provvedimento di nulla osta per poter riaprire al pubblico la funivia con delle prescrizioni che, comunque, sono già state previste e adottate dal Ctgs e sul cui esito aggiornerà i tecnici del ministero con appositi report periodici. Solo dopo la trasmissione di tale comunicazione la funivia tornerà in funzione”.
A pochi minuti dal termine dell’incontro a Roma anche i senatori di FDI Liris e Sigismondi che in una nota hanno definito la riunione “molto proficua che sicuramente darà nelle prossime ore i frutti che l’intero comprensorio si aspetta per far tornare il prima possibile fruibile la stazione sciistica di Campo Imperatore, anche alla luce delle precipitazioni nevose previste”.
La funivia del Gran Sasso dopo la chiusura a fine stagione estiva non era più ripartita in seguito ad un esposto che un cittadino aveva presentato alla Procura nel quale si paventava una scarsa sicurezza dell’impianto a fune.
Cosa smentita a più riprese da Pignatelli che l’aveva sempre definita sicura. Con l’arrivo delle neve in quota sicuramente si tratta di una boccata d’ossigeno per un indotto alla canna del gas sotto certi versi ma che certamente non riuscirà a contingentare le drammatiche perdite della compartecipata del Comune dell’Aquila, già in profondo rosso ne tantomeno quella delle attività commerciali e libero professionali che gravitano attorno al Gran Sasso d’Italia.