12 Gennaio 2024 - 17:16:16

di Martina Colabianchi

Si è conclusa intorno alle 12.10 la seconda udienza del 2024 in Corte d’Appello all’Aquila per la tragedia di Rigopiano.

Molto dure le parole di Arturo Messere, legale dell’ex capo di gabinetto della Prefettura di Pescara
Leonardo Bianco, tra gli imputati assolti in primo grado e per il quale i magistrati pescaresi hanno presentato ricorso in Appello:

La Procura di Pescara ha fatto la pesca a strascico in questa vicenda di Rigopiano“.

Sulla posizione dell’ex capo di gabinetto della Prefettura, l’avvocato Messere ha posto innanzitutto un’obiezione di carattere formale: “Non si può esercitare per due volte un’azione penale come ha fatto la Procura di Pescara che su questa tragedia ha coinvolto tutti e tutti senza distinzione e per questa ragione ho chiesto il rigetto del ricorso. In secondo luogo – ha proseguito Messere – Bianco era un semplice capo di gabinetto e non Prefetto Vicario, come è stato insinuato dalla pubblica accusa, e non aveva alcuna competenza in ambito di Protezione Civile. Quanto alle due missive inviate al Ministero dalla Prefettura poi – ha concluso – non è stato lui a inviarle“.

È stata poi depositata, a seguire, la memoria difensiva riguardo al tecnico Tino Chiappino e, nella parte finale, c’è stato anche l’intervento dell’avvocato del funzionario del Comune di Farindola Enrico Colangeli, Massimo Manieri che, nel ribadire quanto già illustrato in primo grado con sentenza di assoluzione per il suo assistito, ha aggiunto nuovi elementi:

“Abbiamo prodotto oggi in aula la Clpv appena realizzata dal Comune dell’Aquila e al vaglio del Coreneva. Questo documento è in grado di fornire una situazione estremamente efficace per quel che riguarda i movimenti valanghivi sul territorio ed anche fornire elementi di carattere preventivo. Se il sindaco di Farindola Lacchetta ed il suo funzionario Colangeli avessero avuto questo strumento prodotto dalla Regione ma mai realmente adottato, avrebbero avuto la possibilità di sgomberare l’Hotel poi travolto dalla valanga, questo a dimostrazione del fatto, come abbiamo sempre sostenuto, che le responsabilità per quella immane tragedia vanno individuate altrove”.

Si tornerà in aula mercoledì 17 con la discussione di avvocati di altri imputati assolti in primo grado. Il 24 sarà, poi, la volta degli interventi, molto attesi, dei legali dell’ex prefetto Provolo e della dirigente Ida De Cesaris.