14 Gennaio 2024 - 08:36:42
di Redazione
“Il piano della nuova rete ospedaliera appena approvato dalla Regione Abruzzo oltre a essere di carta, nel senso che non è attuabile, manca di visione strategica, non fa scelte di specializzazioni e di vocazioni”.
Lo ha detto Luciano D’Amico, candidato alla presidenza della Regione per il Patto per l’Abruzzo, nel corso del tour nella Marsica di ieri con la segretaria nazionale del Partito Democratico Elly Schlein.
La sanità è stata al centro, con i sopralluoghi agli ospedali di Tagliacozzo e Avezzano, seguita da un incontro con le forze sindacali e datoriali, dalla visita al centro antiviolenza di via Orazio Mattei, da un evento al Castello Orsini. In mattinata Schlein era stata ad Aielli, Celano e Sante Marie.
D’Amico, che ha detto che come primo atto da presidente ritirerà “l’adesione dell’Abruzzo al progetto dell’autonomia differenziata” ed è tornato a sostenere la proposta del trasporto pubblico gratuito, ha sottolineato: “Faremo un piano ospedaliero e lo raccorderemo con la medicina del territorio. Vanno insieme affrontate le urgenze, le liste d’attesa, i pronto soccorso, la mobilità passiva. Dell’Abruzzo, in sanità come negli altri ambiti, bisogna tenere conto delle peculiarità, del suo territorio montuoso dove gli spostamenti sono più difficoltosi. È grave che, come dice l’Istat, il 7,6 per cento degli abruzzesi abbia smesso di curarsi”.
Elly Schlein ha definito quella di D’Amico una “candidatura credibile, trasversale, che parla alle persone e che ha già dimostrato di sapere lavorare per comunità, sostenuto da una coalizione che si è riunita attorno a proposte concrete per costruire un’idea di futuro”. Sulla sanità ha detto che quella abruzzese “sta soffrendo a causa della cattiva gestione di Marsilio e del governo ha che tagliato risorse, la risposta non può essere che il personale deve lavorare di più. Vanno sbloccate le assunzioni”.
La segretaria nazionale del Pd ha poi definito il taglio della Riserva del Borsacchio “un atto spregiudicato, la petizione promossa per tornare indietro è una battaglia giusta. Bisogna tutelare quel territorio e preservarlo dalla speculazione edilizia”.
Per D’Amico “serve un’idea di Abruzzo, dobbiamo riprogettare la Regione che deve tornare a crescere. Il problema principale è il lavoro, sia dal punto di vista di posti disponibili che di quello povero che si sta diffondendo. È necessario creare un ambiente favorevole, infrastrutture materiali e immateriali. Alcune vanno poste con attenzione sul tavolo del governo nazionale, stabilendo le priorità che possono rendere competitive le imprese che lavorano sul territorio. Ora ci ritroviamo all’anno zero”. Poi “serve trasferimento tecnologico dalle università, e la formazione è strategica per affiancare le imprese per fare innovazione, in cinque anni abbiamo visto solo un bando. Le partecipate regionali devono traghettare l’Abruzzo nel futuro, Tua deve passare all’idrogeno e produrselo, l’aeroporto deve individuare i flussi turistici, e fare gli accordi di fine raggio per raggiungere tutte le destinazioni del mondo attraverso gli hub continentali. Vogliamo con forza pianificare lo sviluppo del territorio, sarà decisivo spendere bene le risorse comunitarie, che in futuro non saranno la stessa mole di adesso”.
Rita Innocenzi, candidata Pd alle elezioni regionali ha sottolineato come si stata una giornata ricca e intensa di incontri “ed è stato emozionante vedere la segretaria del Pd Elly Schlein e Luciano D’Amico confrontarsi con i cittadini che hanno bisogno di un nuovo modo di fare politica, con una visione, risposte e concretezza”.
“Siamo partiti da Aielli dove è stato dimostrato come, con l’intervento geniale dei murales, sia stato possibile generare percorsi per invertire lo spopolamento e attrarre flussi turistici ed investimenti. Abbiamo poi visitato un’azienda agricola di Celano, dove si è parlato dei problemi del settore agricoltura, soprattutto delle gravi ripercussioni dei cambiamenti climatici, oltre alla necessità di interventi di supporto nel campo dell’ innovazione e digitalizzazione. Abbiamo poi fatto tappa in piazza a Celano, un altro momento molto emozionante che ha visto una calorosa accoglienza con abbracci e attestati di stima di tante persone“, ha aggiunto.
E ancora: “Abbiamo affrontato il tema della sanità prima all’ospedale di Tagliacozzo, vittima a causa di scelte politiche scellerate di una trasformazione ingiustificata e un accanimento incontrollato che cancella il ruolo fondamentale di un importante centro di riabilitazione; poi all’ospedale di Avezzano abbiamo incontrato medici del pronto soccorso e operatori dai quali è partito un grido d’allarme: c’è una grave carenza di personale che comporta come conseguenza un livello di stress rischioso, ritmi esagerati, e questo non consente un’adeguata risposta di cura e assistenza alla popolazione, soprattutto in un ospedale costretto a far fronte a tutte le urgenze dell’intero territorio”.
“Abbiamo poi incontrato forze sindacali e associazioni datoriali che hanno esposto tutti i problemi rispetto alla mancata concertazione di questi anni a fronte dei problemi dei vari settori, dall’assenza di una politica industriale alle difficoltà di accesso al credito per le piccole e medie imprese, dalla carenza delle infrastrutture sino alla Zes unica che per come è stata percepita indebolisce il territorio abruzzese – ha concluso – Poi tappa al centro antiviolenza per confrontarci su un fenomeno di cui troppo spesso leggiamo drammatici fatti di cronaca, per offrire il nostro supporto alle vittime e a quanti ogni giorno si impegnano a contrastare soprusi e a sostenere le donne. Infine, ultima tappa al Castello Orsini, per una grande iniziativa pubblica, un altro importante momento di incontro con i cittadini che, sempre di più, chiedono di essere ascoltati perché le loro istanze vengano portate all’attenzione e al centro degli interessi della politica”.