15 Gennaio 2024 - 16:12:48

di Redazione

Una media di trenta accessi al giorno al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, di bambini affetti da sindromi influenzali e simil-influenzali.

L’influenza non allenta la morsa tra i più piccoli, complici anche il rientro nelle scuole e negli asili, dopo le vacanze natalizie.

La sintomatologia è caratterizzata da febbre, spesso alta e persistente, tosse e sintomi da raffreddamento, come ha spiegato al Messaggero il professor Vincenzo Salpietro, direttore della Clinica pediatrica aquilana.

Oltre al virus influenzale, i virus sono molti e tutti con sintomatologia simile: “In questa stagione invernale c’è un picco di sindromi influenzali e simil-influenzali nei bambini con sintomatologia caratterizzata da febbre tosse e sintomi da raffreddamento. Oltre all’influenzale, ci sono molti virus che possono dare sintomatologia analoga nei bambini, inclusi adenovirus, rinovirus, virus parainfluenzali e anche il Covid-19 che comunque valutiamo sempre con tampone. Nei lattanti, c’è da tenere alta l’attenzione per quanto riguarda il virus respiratorio sinciziale (Vrs). Il nostro pronto soccorso è centro di eccellenza per l’emergenza pediatrica regionale, la piana reatina e il Frusinate”.

Importantissima, soprattutto in questo momento dell’anno, la collaborazione dei pediatri di libera scelta del territorio che si tengono operativi anche nel fine settimana assumendo anche una funzione di filtro.

“E’ importante sapere che non è necessario andare in pronto soccorso ai primi sintomi influenzali; è opportuno, invece, dapprima sentire il pediatra di famiglia e, solo se la sintomatologia persiste, è opportuno portare i bambini al pronto soccorso, altrimenti il rischio è quello di sovraccaricare il servizio pubblico con casi non urgenti, andando incontro a disagi per le famiglie”, aggiunge.

Salpietro sottolinea inoltre l’intenzione di potenziare, nell’ambito del pronto soccorso pediatrico, l’osservazione breve pediatrica: “Solo una piccola percentuale degli accessi con sintomatologia influenzale viene trattenuta in osservazione breve pediatrica presso il nostro centro o viene ricoverata in reparto. Questo accade soprattutto quando c’è una difficoltà respiratoria associata. Se quest’ultima si risolve, mandiamo i bambini a casa, in caso contrario, si opta per il ricovero. Uno dei nostri obiettivi come Clinica pediatrica è quello di potenziare, nell’ambito del nostro pronto soccorso, l’osservazione breve pediatrica, in accordo con gli standard nazionali e gli obiettivi della Regione. Si tratta di un servizio molto importante perché costituisce un filtro tra il pronto soccorso e il reparto”.