18 Gennaio 2024 - 12:11:14
di Martina Colabianchi
Penultima giornata di gara, oggi, per i fratelli aquilani Tito e Silvio Totani che in Arabia Saudita stanno partecipando per la loro quinta volta alla Dakar.
“Una tappa lunga, attraverso un terreno pietroso e sconnesso, pieno di rischi per la macchina e per le gomme“, così attraverso un videomessaggio diffuso sui canali social raccontano la tappa di oggi che li condurrà da Al Ula a Yanbu, quest’ultima sede anche del traguardo finale, considerando che l’ultima tappa, quella di domani, sarà un anello proprio attorno alla città che si affaccia sul Mar Rosso.
“Sarà impegnativa anche per le ossa e per i muscoli“, hanno detto stamattina, prima di partire.
I due fratelli aquilani sono saliti alla ribalta di questa edizione della Dakar dopo aver raddrizzato il camion di un equipaggio olandese ribaltatosi tra le dune, di notte nei giorni scorsi.
Un’autentica impresa soprattutto se si considera che quella con cui gareggiano, una Nissan Patrol GR Y62, 4.800 cc benzina, 6 cilindri, 320 cavalli, è forse la macchina più vecchia in gara: “È l’ultima macchina a ponti rigidi a correre alla Dakar – ricordano Silvio, il pilota, e Tito, il navigatore – è la macchina più vecchia di tutte, l’unico vero fuoristrada perché gli altri sono tutti prototipi e siamo rimasti gli unici privati a gareggiare. Quarant’anni fa hanno iniziato con macchine come la nostra ma ora è finita un’era!“.