19 Gennaio 2024 - 17:35:27
di Martina Colabianchi
“Sono davvero amareggiato nell’avere conferma della mia denuncia sulle gravissime irregolarità che gravano sulla palazzina ATER di Cansatessa adibita ad alloggi studenteschi. C’è qualcosa di irresponsabile e di indegno che caratterizza questa vicenda. Nella città dell’Aquila, nella città del terremoto, la garanzia della sicurezza pubblica e il rispetto delle norme dovrebbero – anzi DEVONO – essere la base giuridica, istituzionale ed etica di ogni amministratore. Anzi, in determinate circostanze sarebbe giusto adottare il principio della “ridondanza”, cioè aumentare gli standard di precauzione e sicurezza, essere ancora più scrupolosi e rigorosi di quanto la legge impone”.
Così il consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci in merito ai dubbi sulla sicurezza della palazzina ATER di Cansatessa, la nuova sede individuata dall’ADSU a sostituzione della caserma Campomizzi che, per più di un decennio, ha supplito alla mancanza di una vera casa dello studente in città. I dubbi, sollevati dalla Regione Abruzzo, riguarderebbero soprattutto la palazzina H1 per cui si chiedono analisi volte a garantire la sicurezza degli studenti anche in caso di attività sismica.
“E invece non solo non si ottempera agli obblighi normativi, – prosegue Pietrucci – non solo non si dà ascolto alle denunce pubbliche, ma dopo essersene addirittura vantati sulla stampa, si offrono agli studenti appartamenti che non hanno i dovuti requisiti di sicurezza. Lo dissi mesi fa: “dopo la restituzione della Campomizzi al Demanio, le scelte dell’ADSU per la residenzialità ad un numero quasi insignificante di studenti pare non garantiscano la piena fruizione dell’immobile ATER di Cansatessa: mancherebbe un verbale di consegna dell’immobile prima dell’assegnazione degli alloggi, le disposizioni di sicurezza, la documentazione antisismica…”.
“Per conoscere nel dettaglio tutti gli aspetti della situazione ho fatto da mesi richiesta di Accesso agli atti e sono stato costretto a coinvolgere la Guardia di Finanza perché a tutt’oggi la richiesta di documentazione resta in gran parte inevasa”, prosegue ancora il consigliere dem candidato alle prossime regionali a sostegno di Luciano D’Amico.
“È gravissimo che la sicurezza degli studenti – prima ancora che il doveroso rispetto delle norme – venga così sottovalutata. È la stessa sottovalutazione che ha portato a far scoppiare la “grana” della funivia, solo dopo la denuncia anonima di un cittadino“.
“Davvero serve un nuovo Governo regionale e un nuovo Cd’A dell’ADSU per cambiare radicalmente registro. L’Abruzzo davvero merita molto di più”, conclude Pietrucci.