19 Gennaio 2024 - 10:16:07
di Redazione
Il Comandante regionale Abruzzo della Guardia di Finanza, Gen. B. Germano Caramignoli ha ricevuto questa mattina presso la caserma “Tito Giorgi”, sede del comando regionale, i militari della stazione di Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Roccaraso, che intervennero, per primi, il 18 gennaio 2017, a Rigopiano, per prestare aiuto alle persone travolte dalla slavina e i finanzieri piloti in forza alla Sezione Aerea di Pescara che, fin dai primi momenti, hanno sorvolato l’area contribuendo attivamente ai soccorsi.
Il Generale Caramignoli ha voluto elogiare anzitutto “lo straordinario impegno ed il lodevole comportamento dei militari del Sagf di Roccaraso che, dimostrando grande coraggio ed elevate competenze tecnico – professionali riuscirono, a piedi, a raggiungere l’albergo franato sotto la valanga e, dopo attenta perlustrazione dell’intero perimetro della struttura, a trovare un pertugio da cui accedere all’interno”.
Il contributo dei finanzieri si è rivelato fondamentale anche per fornire in tempo reale preziose indicazioni alle autorità nel frattempo allertate, per l’organizzazione più efficace delle ricerche e dei soccorsi. Equipaggiati del poco materiale tecnico che era possibile trasportare sugli sci, si avventurarono, tra incombenti pericoli e nella consapevolezza di esporsi al rischio più estremo, lungo il percorso insidiosissimo, allo scopo di tentare di salvare la vita altrui.
Caramignoli ha quindi sottolineato “il prezioso intervento fornito da parte della componente aerea del Corpo in servizio alla sede di Pescara che, prontamente e nonostante le condizioni meteorologiche avverse, intervennero con i propri mezzi ed equipaggi in stretta collaborazione con gli altri soccorritori”.
L’attività di soccorso, che andò avanti ininterrottamente anche nei giorni a seguire e fino alla cessazione dell’emergenza, permise il salvataggio di 16 persone ed il ritrovamento di decine di corpi oramai, purtroppo, privi di vita.
Proprio per fronteggiare situazioni analoghe a quella che ha tragicamente colpito la località di Rigopiano o anche altri incidenti che sempre più di frequente accadono in ambiente montano o in altri contesti emergenziali, la Guardia di Finanza ha da qualche anno intensificato lo svolgimento di esercitazioni congiunte tra la componente del soccorso alpino e quella aerea allo scopo di costituire un dispositivo sempre più efficace per la tutela dell’incolumità degli utenti della montagna. Comando regionale Abruzzo Guardia di Finanza.
Una stretta sinergia nell’attuazione delle procedure durante questa tipologia di interventi che si realizza, anche in virtù di appositi protocolli siglati nel 2021, in collaborazione con il Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo (Sasa) del Corpo Nazionale e Speleologico (Cnsas).
L’accordo che si prefigge l’intento unitario di coordinare le operazioni di allertamento, ricerca e soccorso fra tutti gli operatori istituzionali.
Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza si pone l’obiettivo di assolvere prioritariamente alle attività di salvaguardia della vita umana e di pronto intervento operativo, in zone di media e alta montagna, caratterizzate da terreni innevati, ripidi, rocciosi o ghiacciati, e di concorrere, attraverso una diuturna azione di controllo del territorio all’espletamento dei compiti di polizia economico-finanziaria demandati dal Corpo.
Rientrano tra gli incarichi del personale impiegato nel Soccorso Alpino anche quelle attività finalizzate a interventi di soccorso in contesti emergenziali derivanti da calamità naturali.
In occasione degli eventi sismici e di maltempo che hanno colpito negli ultimi anni il nostro Paese, decisive sono risultate, difatti, la prontezza d’intervento del Sagf e la capacità di far pervenire in loco uomini e mezzi, in tempi assolutamente ristretti di ricerca e soccorso nei confronti 141 persone.
Si sottolinea, inoltre, che nel mese di novembre 2022 due unità cinofile in forza al Sagf dell’Aquila hanno svolto attività di ricerca e soccorso in occasione della rovinosa frana che ha colpito la località di Casamicciola, sull’isola di Ischia; nel mese di febbraio, una pattuglia composta da unità cinofila appartenente alla stazione Sagf dell’Aquila e da un militare appartenente alla stazione Sagf di Roccaraso ha fatto parte dell’aliquota del corpo inviata in Turchia all’indomani del sisma che ha colpito tale Nazione. Le attività di ricerca e soccorso svolte hanno consentito la localizzazione ed il recupero di 13 vittime.