22 Gennaio 2024 - 17:44:59
di Martina Colabianchi
È stata respinta questa mattina, dal Consiglio comunale, una proposta di mozione, con prima firmataria Simona Giannangeli, con la quale si chiedeva al sindaco di rimuovere l’amministratore unico del Centro turistico del Gran Sasso, Dino Pignatelli.
Come risaputo, numerose sono le criticità che investono direttamente la società che gestisce il comprensorio Gran Sasso, a cominciare dal bilancio in rosso dell’anno 2022 per finire con i ben noti problemi legati al funzionamento della funivia, tornata da una settimana a funzionare ma sottoposta a pesanti prescrizioni da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“Nella I e V Commissione della scorsa settimana, – spiega Lorenzo Rotellini, consigliere di L’Aquila Coraggiosa – abbiamo avuto possibilità di approfondire tutto quello che riguarda il Centro Turistico del Gran Sasso e quindi il management dell’azienda partecipata del Comune dell’Aquila. Ciò che è emerso è di una gravità assurda: abbiamo scoperto che il Centro Turistico del Gran Sasso non aveva tutte le autorizzazioni per aprire, dal 2020 al 2023, il parcheggio di Campo Imperatore e di poterlo mettere a pagamento, da cui ha guadagnato circa 100 mila euro l’anno per un totale di circa 300 mila euro. Abbiamo un bilancio in rosso di – 300 mila euro del 2022 dell’azienda partecipata e poi, infine, tutto quello che sappiamo, che abbiamo appreso dai giornali e che tutti i cittadini conoscono, della situazione della funivia che ha ricevuto delle prescrizioni dal Ministero. Queste sono tre macroaree che ci fanno capire come l’amministrazione del Centro Turistico del Gran Sasso non abbia svolto al meglio il proprio lavoro“.
10 sono stati i voti a favore (gruppi Pd, L’Aquila Coraggiosa, Il Passo Possibile, L’Aquila Nuova), 15 i voti contrari (Lega, Fdi, L’Aquila Futura, Civici e Indipendenti per Biondi-L’Aquila al centro, Udc).
Insieme alla richiesta di dimissioni, spiega la consigliera Giannangeli in un post su Facebook, si è “anche posto di nuovo l’accento sul Gran Sasso, sulle prescrizioni del Ministero per l’utilizzo della funivia, sui sette anni di amministrazione Biondi che NON ha operato in alcun modo per la tutela e la valorizzazione rigorosa e rispettosa di una montagna che è BENE COMUNE e, in quanto tale, deve essere gestita“.
“La maggioranza consiliare ha bocciato la mozione asserendo, per il tramite di alcuni suoi rappresentanti, che tutto funziona. Io ho chiesto e chiederò ancora se l’impianto della funivia è sicuro e se l’incolumità delle persone è garantita“.
“In un paese che prima fa i morti e poi li compiange per qualche giorno, questa domanda è un obbligo morale e politico“, ha concluso.