24 Gennaio 2024 - 09:42:22
di Tommaso Cotellessa
Nel pomeriggio di ieri l’aula del Senato ha approvato il disegno di legge Calderoli sull’Autonomia differenziata. 110 sono stati i voti favorevoli, 64 i contrari e 30 gli astenuti.
Con questo risultato prende il via il percorso della riforma che definisce le procedure legislative e amministrative da seguire per giungere ad una intesa tra lo Stato e le Regioni che chiedono ulteriori autonomie.
Al termine del voto focose sono state le reazioni all’interno di Palazzo Madama, fra le opposizioni che hanno brandito il tricolore e intonato l’inno di Mameli denunciando i pericoli per l’unità nazionale, e i leghisti che hanno innalzato la bandiera dei secessionisti veneti.
Dura la presa di posizione del Senatore Dem Abruzzese Michele Fina, il quale definisce quello dell’Autonomia differenziata un progetto distruttivo frutto di un baratto di riforme fra Fdi e Lega necessario per la tenuta della maggioranza
“Abbiamo davanti non tanto una riforma quanto uno scambio di riforme, dentro un patto di potere. Lo hanno capito tutti, anche i poco avvezzi alla politica, che sta andando in onda uno scambio tra Fratelli d’Italia che pretende il premierato e la Lega che finalmente dopo anni potrà riuscire nel suo intento secessionista – afferma il senatore del Pd Michele Fina – Uno scambio su cui si regge la tenuta del Governo e senza il quale le sempre più crescenti differenze tra alleati, alla vigilia delle elezioni europee, sarebbero irrimediabilmente esasperate. Passerà alla storia come il ‘Barattellum’ e aumenterà le divisioni tra territori: un progetto distruttivo dell’equilibrio territoriale e costituzionale del Paese“.