25 Gennaio 2024 - 17:36:27
di Tommaso Cotellessa
La senatrice abruzzese del Movimento 5 Stelle Gabriella di Girolamo è tornata ad intervenire sul tema del carcere di Sulmona e sulle criticità da cui è interessata la struttura, Di Girolamo ha infatti annunciato che nella giornata di ieri ha depositato un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro della Giustizia per chiedere “interventi risolutivi per una situazione che rischia il collasso”.
“Il carcere di Sulmona” scrive la senatrice, che già nella scorsa legislatura è più volte intervenuta sul tema “è una struttura importante per dimensioni, popolazione carceraria e tipologia dei reclusi. Notizie stampa quotidianamente ci raccontano di pericoli e disagi che vengono puntualmente risolti solo grazie al costante impegno e allo spirito di servizio della Polizia Penitenziaria, una categoria che nel caso della struttura peligna è stata abbandonata dall’amministrazione centrale”.
Quella descritta dall’esponete M5S è una situazione divenuta ormai insostenibile. Nel citare i dati e le notizie relativi agli ultimi episodi che hanno riguardato tale situazione, la senatrice ricorda che lei stessa nella passata legislatura si rivolse all’allora capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per chiedere l’incremento del personale di Polizia penitenziaria ma ad oggi, nonostante l’aggiunta di qualche unità, la situazione è ben lontana dall’essere giudicata normale.
Nel testo della sua interrogazione la senatrice pentastellata ha infatti posto l’accento sulle condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria all’interno della struttura peligna e sull’operatività del nuovo padiglione del carcere, previsto entro quest’anno.
Sulla vicenda è intervenuto a supporto della Di Girolamo anche Attilio D’Andrea, coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle della provincia de l’Aquila e candidato alle prossime elezioni regionali, la situazione non è più sostenibile:
“Sono anni” dichiara D’Andrea “che chiediamo una soluzione e rispetto per il lavoro degli agenti, io stesso ho preso parte ad alcuni incontri nel tentativo di assicurare l’arrivo di nuovo personale. Mancano più di 40 poliziotti e quelli operativi sono costretti a turni massacranti, con evidenti ricadute sulla qualità di vita degli agenti, il tutto considerando anche le particolari caratteristiche dei detenuti che occupano il carcere di Sulmona. La polizia penitenziaria non chiede di andare alle feste di capodanno, chiede di essere messa in condizione di svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi, e questo a Sulmona non accade. Personalmente spero in un intervento rapido e risolutivo da parte degli organi preposti”.