28 gennaio Festa del ringraziamento Coldiretti
27 Gennaio 2024 - 11:38:33
occasione della tradizionale Giornata provinciale del Ringraziamento di
Coldiretti, prevista domenica 28 gennaio ad Atri per ricordare lo
stretto legame esistente tra l’agricoltore e la comunità cristiana.
Grandi e piccini, imprenditori agricoli e semplici cittadini anche
provenienti dalle comunità limitrofe, si ritroveranno per celebrare un
suggestivo e antico rito della tradizione contadina.
La giornata inizierà alle 9.00 con l’arrivo mezzi agricoli presso
parcheggio Campi da Tennis, seguirà alle 09.30 il corteo nel centro
storico Atriano e alle 11.00 i mezzi agricoli si ritroveranno a Piazza
Duomo occupando anche Corso Elio Adriano. A seguire, intorno alle 11.30,
la Santa Messa con il Vescovo Monsignor Lorenzo Leuzzi durante la quale
verranno offerti ortaggi e confetture, olio e vino, pane e pasta e altri
prodotti provenienti direttamente dalle campagne teramane e al termine,
alle 12.30, la benedizione dei Mezzi Agricoli e degli animali.
Ci saranno infatti pecore, caprette, maialini e piccoli animali
domestici come cani e gatti per celebrare che riceveranno la benedizione
del vescovo secondo un antico uso delle campagne nella settimana del
Sant’Antonio patrono degli animali.
Alla giornata saranno presenti il presidente di Coldiretti Emanuela
Ripani, il direttore roberto Rampazzo e i presidenti di sezione insieme
ai dirigenti provinciali di Coldiretti Donne Impresa, Giovani Impresa e
Pensionati.
“La Giornata del Ringraziamento – spiega la presidente di Coldiretti
Teramo Emanuela Ripani – è una tradizione che, inaugurata dalla
Confederazione nazionale Coltivatori diretti nel 1951, venne in seguito
mutuata dalla Conferenza episcopale italiana per essere inserita nel
calendario liturgico. Nacque, per intuizione del presidente di
Coldiretti Paolo Bonomi, per ribadire l’ispirazione dell’organizzazione
professionale alla dottrina sociale cristiana e per ringraziare il
Signore del raccolto concesso. Un rito antico che non perde mai il suo
fascino e che, in alcuni paesi con tradizione agricola, è diventata una
tradizione che richiama centinaia di visitatori”.