30 Gennaio 2024 - 19:14:44
di Martina Colabianchi
“La bulimia giornaliera da comunicato stampa induce il consigliere comunale Paolo Romano a ricostruzioni fantasiose della realtà: in merito alla ricostruzione della scuola primaria Giovanni XXIII su viale Duca degli Abruzzi, il Comune dell’Aquila, sin dall’agosto del 2021 e in ragione dei poteri commissariali, ha inoltrato formale richiesta di restituzione del procedimento al Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna, soggetto attuatore del progetto. A settembre dello stesso anno, il Provveditorato ha risposto sull’impossibilità di restituzione del procedimento perché era già stato affidato l’incarico di redazione del progetto e che lo stesso si trovava in una fase avanzata. Il Comune dell’Aquila ha provveduto, successivamente, a sollecitare la fase di progettazione“.
Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, in risposta al consigliere comunale Paolo Romano che, in un intervento riportato ieri dal nostro giornale, aveva lanciato l’allarme sulla ricostruzione della scuola primaria Giovanni XXIII su Viale Duca degli Abruzzi, unica scuola in centro che l’amministrazione ha dichiarato di voler restituire alla collettività. Romano, nel suo intervento, ricorda che il verbale di aggiudicazione di gara risale al giugno del 2021 ma “da allora”, scrive il Consigliere, “sono passati quasi tre anni senza notizie. Eppure nel contratto sono ben specificati i tempi per l’espletamento del servizio, fissati, in 21 (ventuno) giorni netti“.
Romano aveva, poi, espresso il suo stupore relativamente al silenzio del sindaco Biondi su questa vicenda sottolineando come, a suo dire, al primo cittadino faccia tutto sommato comodo tardare nel recupero della scuola dato che, a riapertura avvenuta, sarebbe più chiara ai cittadini la necessità di riportare le scuole in centro.
“Questa Amministrazione, quindi, ha seguito passo passo tutte le fasi sollecitando la conclusione della progettazione definitiva – continua Biondi -. Chiaramente il Comune non può svolgere attività ispettiva presso un’altra pubblica amministrazione. Romano dimentica che tutta questa vicenda nasce perché l’amministrazione a guida Cialente, e in particolare l’ex assessore alla ricostruzione, Pietro Di Stefano, decise di cedere al Provveditorato questi provvedimenti“.
“Oggi paghiamo lo scotto di decisioni prese dal centro-sinistra su cui stiamo cercando di mettere una pezza. Invito, pertanto, il consigliere Romano, che ricopre un ruolo istituzionale e di responsabilità, a leggere, a studiare onde evitare di diffondere notizie parziali e fuorvianti che potrebbero indurre alla formazione di idee errate e preconcette nei cittadini che, al contrario, vanno guidati alla conoscenza corretta del percorso di rinascita, spesso complicato, di cui tutti siamo parte attiva“, conclude Biondi.