Sanità L’Aquila, Massimini: "Si tenta di sanare lo sfacelo con i concorsi e punendo i precari"

30 Gennaio 2024 - 19:00:14

“Per tentare di sanare tanto sfacelo che si è creato nella sanità
pubblica la nostra Regione cosa si ‘inventa’? I concorsi! E se da un
lato fa intervenire i medici dell’esercito, dall’altro rischia
concretamente di mandare a casa persone che in questi anni hanno
lavorato da precarie con diverse tipologie di contratto e che, dopo
tanto tempo e tante esperienze acquisite, avevano sperato in una
stabilizzazione o in una internalizzazione. Se esiste ancora qualche
cosa di simile alla sinistra, batta un colpo!”.

Lo afferma Tina Massimini, militante politica, esponente aquilana di
lungo corso della sinistra di classe, promotrice del Comitato Popolare
per la difesa del Sistema Sanitario Nazionale nato recentemente
all’Aquila.

“Siamo nel periodo della campagna elettorale verso le regionali di marzo
– scrive Massimini in una nota -. Quale momento migliore per smascherare
le malefatte del passato e per sperare in una lunga serie di promesse
sapendo che non saranno realizzate?”.

“Impensabile, invece – prosegue – sperare in una vera e severa
autocritica da parte del Partito democratico e dei sindacati che, negli
ultimi trenta, quarant’anni hanno prestato il fianco a quel partito e
dintorni. Cominciamo con le malefatte ideate e attuate dalla cosiddetta
sinistra che, avendo dimenticato se non addirittura rinnegato la propria
storia e le proprie origini, nel 2001, durante il governo Amato e a
colpi di fiducia, Massimo D’Alema costruì la riforma del Titolo V della
Costituzione. Infatti il ‘furbetto’ pugliese, volendo conquistare e
inglobare i voti della Lega di Bossi il quale gridava alla Secessione,
regalò all’Italia una riforma che ha costituito le fondamenta
dell’Autonomia. Il risultato fu che la Lega invece andò sempre più a
destra e l’Italia si ritrovò sempre più divisa, disunita e diseguale. Il
risultato è stato che ogni Regione ha applicato la propria autonomia su
tutta una serie di materie e soprattutto in materia sanitaria. Venti
Regioni, venti sanità diverse e tanti, tantissimi soldi hanno cominciato
a muoversi o meglio, sono stati trasferiti dal pubblico al privato”

“Le Unità socio sanitarie Locali, le Ussl, sono diventate Aziende
sanitarie locali, cioè Asl, con a capo un manager nominato dalla
Regione, ovvero dai partiti. Poiché il debito cresceva a dismisura
qualcuno propose l’abolizione delle Province, come se il dissesto
economico dipendesse da loro. Invece la loro abolizione e il
trasferimento delle loro competenze ad altri enti, Regioni comprese, ha
prodotto disordine amministrativo ed ulteriori, gravi disservizi. Nel
frattempo, parole come solidarietà, uguaglianza, diritti collettivi,
diritti sociali, beni comuni, eccetera, sono state sostituite con altre
parole come globalizzazione, mercato, competizione, privatizzazioni,
eccetera, che hanno scavato profondi solchi nella società e creato le
premesse per le tante guerre a cui l’Italia ha fornito il suo contributo
materiale ed economico”, continua.

Secondo Massimini, “La ‘mutazione genetica’ che aveva già fatto
accettare e infine condividere le politiche economiche neo-liberiste, le
restrizioni imposte dall’Europa, i Patti di Stabilità e via discorrendo,
hanno determinato l’allontanamento del Partito democratico dalla vita e
dai bisogni concreti delle periferie, dei lavoratori, dei piccoli
artigiani. Me lo ricordo bene quando alti esponenti del Pd, rivolgendosi
ai giovani, dicevano ‘Scordatevi il posto fisso’. E infatti, soprattutto
i giovani, hanno dovuto imparare il significato di lavoro precario,
lavoro a tempo determinato, lavoro a somministrazione, senza nessuna
possibilità di poter progettare il proprio futuro figurarsi progettare
una famiglia! La mancanza di una lettura critica anche rispetto al
progetto di ridurre sempre più il ruolo dello Stato, ha portato la
sinistra ad accettare anche le peggiori riforme sul lavoro e sulle
pensioni lasciando nella solitudine e nello sconforto la gran parte dei
cittadini”

“Nulla di sorprendente se poi il suo elettorato, ormai deluso e
frustrato, cominciò a disertare le urne oppure a votare movimenti di
protesta che quasi sempre puntualmente denunciavano il lungo elenco dei
motivi di scontento della maggioranza della popolazione. Dopo il
Covid-19, qualcuno si è accorto degli effetti dei dannosi tagli
economici che negli anni sono stati eseguiti e delle conseguenze
deleterie del blocco del turn-over che ha più che dimezzato le piante
organiche di tutte le strutture pubbliche. Per tentare di sanare tanto
sfacelo che si è creato nella sanità pubblica la nostra Regione cosa si
inventa”? I concorsi! E se da un lato fa intervenire i medici
dell’esercito, dall’altro intende mandare a casa le decine e decine di
persone che in questi anni hanno lavorato, con diverse tipologie di
contratto e che, dopo tanto tempo e tante esperienze acquisite, avevano
sperato in una stabilizzazione. Se esiste ancora qualche cosa di simile
alla sinistra, batta un colpo!”, conclude Massimini.