31 Gennaio 2024 - 12:37:11
di Martina Colabianchi
“La chiusura dell’edicola del centro storico di L’Aquila rappresenta una grave perdita per la vivibilità del territorio. Personalmente ricordo come l’edicola di Fontana Luminosa sia stata, per tantissimi aquilani, un baluardo per la socializzazione e le informazioni nel periodo post-terremoto. Mi auguro che l’attività venga rilevata da persone di buona volontà poiché le edicole rappresentano un presidio territoriale, un luogo di cultura e di socializzazione“.
Lo afferma Paolo Federico, sindaco di Navelli e candidato alla elezioni regionali del prossimo 10 marzo nelle fila di Forza Italia nel collegio provinciale dell’Aquila. Il riferimento è alla chiusura della storica edicola della Fontana Luminosa all’Aquila di cui il proprietario ha annunciato la vendita pochi giorni fa.
Per Federico è questa l’occasione per discutere delle difficoltà che attanagliano il settore delle edicole in generale:
“Detto questo è evidente a tutti che il settore, da anni, versa in gravi condizioni e le innovazioni tecnologiche stanno contribuendo pesantemente a soffiare sulla crisi. Sono convinto, però, che la politica debba dare un segnale mettendo in atto alcune azioni, come la possibilità di vendere più articoli, facilitare gli iter burocratici per eventuali sponsorizzazioni magari da parte di grandi marchi e pensare a gestioni in forma di cooperativa come è stato fatto, con successo, in altre parti d’Italia“.
“Inoltre“, continua Federico, “sfruttando anche la centralità, come nel caso dell’edicola di Fontana Luminosa, credo ci si possa attivare per affiancarla con un punto informativo, magari gestito da volontari e perché no, dai ragazzi del Servizio Civile. In questo modo, oltre a dare un servizio per i turisti in visita a L’Aquila e nell’Abruzzo in generale, si potrebbe contribuire ad attrarre persone o comunque sperimentare una via alternativa alla chiusura che resta una grave perdita“.
“Credo che si debba fare uno sforzo per trovare soluzioni e cominciare a pensare a tutele anche per le altre edicole che potrebbero, ma si spera vivamente di no, seguire la strada della chiusura“, conclude.