31 Gennaio 2024 - 16:46:13
di Tommaso Cotellessa
Al via il restauro dei simulacri che animano la Processione del Venerdì Santo dell’Aquila. Sarà l’Accademia di Belle Arti ad effettuare i lavori grazie ad una convenzione con l’Associazione Cavalieri del Venerdì Santo e il Convento aquilano frati minori di San Bernardino.
A 71 anni dalla realizzazione delle opere di arte contemporanea che fanno del Corteo del Cristo Morto aquilano, un unicum in Italia, questi lavori, realizzati negli anni cinquanta del ‘900 da Remo Brindisi e da altri artisti aquilani, saranno man mano trasferiti nei laboratori dell’Accademia aquilana per essere sottoposte al primo radicale intervento di restauro.
La prima opera che sarà sottoposta ad intervento di restauro e che è stata già trasferita in Accademia è la Grande Croce. Si tratta del primo simbolo ad essere realizzato nell’inverno del 1954 da maestro del realismo italiano Remo Brindisi coadiuvato dal restauratore di opere d’arte Amedeo Cicchitti e rappresenta il Calvario.
Amedeo Cicchitti è stato restauratore di beni archeologici e artistici prevalentemente presso le Soprintendenze Archeologiche dell’Abruzzo e del Molise. Ha rivestito, negli anni, importanti incarichi occupandosi di vari siti archeologici tra cui, negli anni ’80, quello di Pompei, ove proprio in situ ha realizzato il Primo calco trasparente mettendo a punto un’innovativa tecnica di recupero nel campo del restauro di cui egli stesso è stato l’ideatore.
L’intervento di restauro è oggetto di tesi dello studente Daniele Muggia con la sovrintendenza della restauratrice prof. Grazia De Cesare, docente del corso di Restauro dei manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti. La Grande Croce, delle dimensioni di 225 x 150 x 4,5 cm (esclusi il piedistallo e il basamento per il trasporto a spalla), è realizzata in legno, preparato a gesso e colla, ed è ricoperta da una pellicola di smalto, mentre sui bordi laterali è emerso l’uso di foglie d’argento. Si tratta di un manufatto, dunque, che coniuga tecniche e materiali sia tradizionali sia contemporanei. Poiché la parte più di critica del suo stato di conservazione riguarda il sollevamento e la caduta del colore, l’intervento si focalizzerà sulla reintegrazione delle parti mancanti e, attraverso studi comparativi, sulla sperimentazione di materiali protettivi dagli agenti atmosferici, al fine di rendere l’opera nuovamente utilizzabile all’esterno e pienamente fruibile dalla collettività.
Remo Brindisi a Milano, dove viveva, disegnava i bozzetti su indicazione dell’ideatore della processione, il teatino e aspirante frate Salvatore Roccioletti, e Cicchitti nel capoluogo abruzzese realizzava le opere. Per la Grande Croce, ad esempio, i modellini in miniatura per martello, tenaglia e chiodo realizzati a L’Aquila come previsto dallo schizzo ricevuto furono rifatti perché Brindisi non voleva che avessero un aspetto tridimensionale ma solo simbolico.
Ora a 71 anni di distanza, dopo aver subito il terremoto del 2009 e, soprattutto, l’usura del tempo, la Grande Croce e tutti i simulacri saranno sottoposti ad un accurato restauro da parte dell’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila con l’Associazione Cavalieri del Venerdì Santo che si farà carico di tutte le spese necessarie, come le polizze assicurative, i trasporti ed il costo dei materiali etc. L’impegno dell’Accademia è di terminare il restauro, su questa prima opera, in tempo per l’edizione 2024 della processione del Cristo morto in programma il prossimo 29 marzo.
“Ancora una volta l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila – ha dichiarato il Direttore Marco Brandizzi – è al servizio della città per supportare il recupero di queste opere d’arte realizzate dal Maestro Remo Brindisi, simboli della fede della Comunità aquilana. Una collaborazione che è anche un’importante occasione per la crescita dell’attività didattica e dell’offerta formativa della nostra accademia che è sempre a disposizione delle esigenze culturali del territorio”.
Il presidente dell’Associazione Cavalieri del Venerdì Santo, Antonio Ruzza, nel ringraziare il presidente dottor Rinaldo Tordera, il direttore e i professori materialmente incaricati della disponibilità dell’Accademia, fa presente di aver avuto la prescritta autorizzazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e la delega, per l’esecuzione dei restauri, da parte dei frati minori del convento aquilano di San Bernardino, proprietari dei simulacri.