31 Gennaio 2024 - 10:53:23
di Martina Colabianchi
Agricoltori in protesta anche all’Aquila dove, da stamattina, è iniziata la mobilitazione di circa 100 trattori che si uniscono, così, alla protesta che da giorni invade le strade di diverse città in Italia e in Europa.
Il presidio di maggior rilievo interessa, in queste ore, il parcheggio del complesso commerciale Agorà dove i lavoratori della terra hanno esposto cartelli con slogan contro la carne sintetica, la farina di grillo e di solidarietà con gli agricoltori che, in altri Paesi del continente, manifestano contro le troppo stringenti direttive dell’Unione Europea.
“L’Aquila non poteva mancare anche come città capoluogo, ma anche perché se ci ricordiamo siamo nati con la zootecnia, di cui era fiore all’occhiello – così Elia Serpetti, presente alla manifestazione –. È chiaro che ci governa deve cominciare a capire che l’agricoltura è fondamentale e deve avere un occhio di riguardo nei suoi confronti, non sono queste le leggi per poter andare avanti. Ci devono dire se dobbiamo continuare o lasciare perdere“.
Motivo delle proteste, che hanno già coinvolto altre città abruzzesi nei giorni scorsi, sono le nuove normative europee in materia agricola. Da quest’anno, infatti, scatta l’obbligo di tenere incolto il 4% dei terreni seminati sopra i 10 ettari. Poi il caro carburante, la carne sintetica e i cibi a base cellulare, le tasse e le farine di insetti.
Presenti molti giovani che, nonostante le difficoltà del settore, si mettono in gioco con passione in ambito agricolo ma che, a causa delle criticità e degli ostacoli che stanno denunciando in queste ore, stiamo rischiando di perdere.
“Chiediamo tutela per gli allevatori, per gli agricoltori, perché stiamo vivendo un momento di difficoltà per il caro benzina, per la Pac di cui non si comprende cosa vogliano fare”, così Marina Crescenzi, allevatrice presente alla manifestazione.
“Le giornate di un allevatore sono infinite – spiega -: ci si alza alla mattina presto, la giornata non ha mai fine perché in un’azienda ci sono sempre problemi sia con gli animali che con altro, poi un agricoltore deve essere tutto, deve essere meccanico, veterinario, deve saper fare tutto. Chi ha le vacche da latte munge, chi ha quelle da carne gli mette il fieno, e poi si continua tutta la giornata“.
“Il nostro lavoro ci da molta soddisfazione, ma non abbiamo aiuti da parte dello Stato – spiega Ilenia Mora, un’altra allevatrice di Sassa presente al presidio -. Oltre alle vacche, noi abbiamo anche i terreni, abbiamo il grano, e non vogliamo accettare direttive su cosa dobbiamo o non dobbiamo fare. Abbiamo bisogno di un aiuto più grande, un sostegno, perché ai ragazzi giovani come me sta passando la voglia di fare questo lavoro. Ora sentiamo parlare di farina di grillo, di carne sintetica, ma abbiamo molte cose belle in Italia che stiamo, così, demonizzando. Poi c’è il problema della troppa burocrazia, ci vorrebbe una persona che stia dietro alle carte tutto il giorno“.
Nella giornata di domani, la manifestazione di COSPA Abruzzo assumerà la forma di un corteo che si snoderà lungo alcune vie del centro cittadino: da via Domenico Ascanio proseguiranno sulla SR 17bis, poi via Panella, rotatoria angolo via De Gasperi, viale Gran Sasso fino ad arrivare in piazza Battaglione Alpini dove, infine, i trattori effettueranno una sosta.